CAGLI - È curiosa la coincidenza tra il tema al centro dello spettacolo e il fatto che segni l’inizio della stagione di Cagli: “Smarrimento”, il monologo scritto da Lucia Calamaro appositamente per e con l’attrice anconetana Lucia Mascino, è un dichiarato elogio degli inizi e del cominciare e inaugura sabato, 29 gennaio, alle ore 21 il ricco cartellone del Teatro comunale.
«Lo spettacolo è un’affettuosa presa in giro di ogni artista e in particolare rivolta proprio a me e la Mascino», racconta la Calamaro. «Ogni inizio creativo si apre su una bella crisi creativa: dopo, nel percorso di creazione, ce ne sono altre 3 o 4 e forse, occasionalmente, si arriva a qualcosa che vale la pena scrivere, tutto il resto è noia. È un modo, grazie anche agli straordinari tempi comici di Lucia, di mettere in scena un tema che non è molto trattato: la paura di non aver più niente da dire». Il testo parla infatti proprio di quel momento in cui la persona, la cosa, il fatto, appare o sbuca, ci incrocia insomma, creando presenza dove prima c’era assenza. Questo topos fiorisce attraverso la figura di una scrittrice in crisi, oramai da un po’, che ha dei personaggi iniziali di vari romanzi che non scriverà mai, perché non riesce ad andare avanti. E quando non si riesce a continuare, non si può che ricominciare.
In “Smarrimento”, con una affascinante e intrigante presenza scenica, la Mascino è in grado di catturare l’attenzione del pubblico offrendo, con ironia graffiante, uno spaccato umano di grande intensità. D’altronde, dal palcoscenico alla televisione, al cinema, ogni interpretazione dell’attrice anconetana è vincente: non è un caso che sia reduce dal successo del suo recente ritorno a “I delitti del BarLume”, la serie di Sky dove veste i panni del commissario Fusco. Una serie, come affermato dalla Mascino dove tutti sono «antieroi, figli di un dio minore di Gomorra». Il prossimo appuntamento del Comunale di Cagli, che rientra nel progetto di rete RibAlte Marche, sarà il 26 febbraio con il gradito ritorno di Ascanio Celestini in “Museo Pasolini”, realizzato dall’attore romano in occasione del centenario del grande intellettuale e tuttora coscienza critica del nostro Paese.
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