Mahmood a Sanremo con un brano scritto a quattro mani con Dardust: «Sul palco anche per Ascoli»

Il cantautore e rapper Mahmood
ASCOLI - Ci sarà Mahmood fra gli ospiti delle serate sanremesi di questa edizione 2021. La sua presenza è prevista stasera sul palco dell’Ariston,...

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ASCOLI - Ci sarà Mahmood fra gli ospiti delle serate sanremesi di questa edizione 2021. La sua presenza è prevista stasera sul palco dell’Ariston, certamente allo scopo di ricordare il trionfo avvenuto due anni fa presso la Città dei Fiori e per presentare “Inuyasha”, il primo singolo del suo secondo lavoro discografico, in uscita nei prossimi mesi a oltre due anni di distanza del precedente, “Gioventù Bruciata”. 

 


Il brano, che l’artista ha creato ispirandosi all’omonimo manga giapponese, è stato creato a quattro mani con l’inseparabile produttore, autore e musicista ascolano Dario “Dardust” Faini, con cui firmò il brano vincitore del Sanremo 2019, “Soldi”, che di certo non mancherà di essere intonato di nuovo nel corso della sua partecipazione, accanto a un medley delle sue canzoni più famose, realizzate tutte accanto al music maker ascolano. Un connubio artistico e umano fortissimo, che ha permesso di dare vita a innumerevoli successi non soltanto per lo stesso Mahmood ma anche per altri artisti, a cominciare da quelli interpretati da Elodie.


Un’amicizia che ha portato il cantautore 28enne più volte nelle Marche, nel capoluogo piceno. «La prima volta sono venuto per conoscere la città e per mangiare, benissimo tra l’altro, poi nell’agosto scorso per l’esibirmi al Ventidio Basso, in occasione di una serata bellissima», ha ricordato Mahmood dello spettacolo live allestito per il “Memorial Alessandro Troiani” avvenuto con modalità inedite, in cui gli archi e il pianoforte di Faini hanno preso il posto delle sonorità originarie delle sue sorprendenti canzoni, da “Calypso” a “Dorado”, da “Barrio” a “Rapide” sino ovviamente a “Soldi”, entrata nel Guinness con ben 100 milioni di ascolti su Spotify.

«Mi chiamano ancora così, non con il mio nome ma con il titolo della mia canzone più famosa, che poi non sembra neppure appartenermi più di tanto anche se ritengo che qualcosa di simile non si era mai sentito sino a quel momento nella storia del festival», ha dichiarato l’artista che in tutto il 2020 ha avuto modo di cantare “dal vivo” solo ad Ascoli, oltre all’apparizione alla festa di Radio Dee Jay e all’appuntamento con la Taranta a Melpignano. Una partecipazione che, in realtà, ad Ascoli avrebbe dovuto avere luogo nell’estate precedente. «Dovevo partire qualche giorno dopo per Tel Aviv in occasione per l’Eurovision Song Contest ma avevo le placche alla gola e ho dovuto rinunciare, ma poi per fortuna ho recuperato», ha proseguito Mahmood, rammentando un 2019 irripetibile.


«Venerdì avrò l’onore di cantare sul palco di Sanremo: devo dire che mi fa un po’ strano tornare lì, dove la maggior parte di voi ha iniziato a conoscermi. Grazie per quest’opportunità», ha comunicato attraverso i social network colui che in questa edizione figura anche tra gli autori del brano della coppia Fedez–Michelin, “Chiamami per nome”. Un ritorno in grado di ribadire che dalla vittoria sanremese di due anni è nata una carriera in grado di innovare il pop italiano. Ovviamente anche grazie all’apporto insostituibile di Dardust. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico