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ANCONA - Antichissima, la tradizione enologica delle Marche risale ai Piceni. Per questo, un evento come Ancona by Wine, inaugurato lo scorso anno nel centro storico della Dorica, non poteva prescindere, nella sua seconda edizione, dai tanti riferimenti a questa civiltà delle nostre origini.
L’incontro ravvicinato
Tra gli appuntamenti previsti in calendario, da venerdì 26 a domenica 28 agosto, si segnala un incontro ravvicinato con i reperti che testimoniano l’usanza del banchetto rituale tra i principi piceni. La sede non poteva che essere il Museo Archeologico Nazionale delle Marche, a Palazzo Ferretti, dove visite guidate, dal titolo “Un sorso di vino alla corte dei Piceni”, sono fissate per venerdì prossimo, a partire dalle 15,45, e per sabato, dalle 17,45. È il direttore del museo, Diego Voltolini, ad anticipare i “pezzi forti” dell’itinerario. «Ci è sembrata l’occasione opportuna per recuperare dai depositi alcuni oggetti, legati al banchetto, appartenenti a sepolture picene, riportate alla luce a Matelica, dove furono esposti nel 2009, nell’ambito della mostra “Potere e Splendore”.
Le degustazioni
Della civiltà del bere in area picena parlerà il direttore Voltolini, alle 21 di sabato, sulla terrazza di Palazzo Ferretti, nel corso di una delle tante degustazioni a cura dell’Ais Ancona. Inoltre, a illustrare l’iconografia della vite e del vino nella storia dell’arte, sarà il professor Stefano Zuffi, alle 18 del 27 agosto nella sala Daretti della Pinacoteca Podesti. Il suo sarà un excursus per rintracciare i riferimenti alla civiltà del bere lasciati nei secoli da artigiani e artisti, dalle tombe di Luxor fino all’Impressionismo e alla Belle Époque.
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