ANCONA - Extrabacco parte col piede giusto. Sabato sera sold out per il concerto di Tricarico nel locale di Ancona. Il cantautore milanese ha incantato il pubblico con uno...
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Erano anni che Strabacco non tornava a produrre spettacoli. Molte le rassegne e i festival che, anche recentemente, hanno fatto tappa nel locale anconetano. Ma di produzioni proprie non se ne vedevano da tempo. Con Extrabacco, invece, l’Osteria torna ad essere anche teatro e con un’iniziativa che nasce dai titolari. «Siamo felici di ospitare nuovamente grandi artisti live da Strabacco - ha detto Andrea Balloni, titolare e socio di Mimmo Contigiani, prima di introdurre lo spettacolo - questo è solo uno dei nuovi progetti che presenteremo durante l’anno». Un’atmosfera magica ritrovata. Con un pubblico trasversale e arrivato da più parti delle Marche.
Francesco Tricarico è un cantautore speciale. Con una poetica solo apparentemente fanciullesca, ma di grande profondità. Ha passato a rassegna quasi tutto il suo repertorio, riarrangiando in versione acustica alcuni dei suoi maggiori successi: “Vita tranquilla”, “Io sono Francesco”, “Il bosco delle fragole”, “Tre colori” e molti altri brani. Ha dato sfoggio anche delle sue incredibili capacità di musicista, intervenendo con il flauto traverso in alcuni arrangiamenti. Puro ed empatico, Tricarico ha saputo trasmettere emozioni con quel suo tipico modo tra il serio e l’ironico. Ha fatto emozionare e sorridere, coinvolgendo i tanti presenti.
È chiaro che ospitare grandi autori della canzone italiana da Strabacco non può essere fatto nelle date ufficiali dei tour. Quindi tutto nasce dall’opportunità che l’Osteria Teatro offre agli artisti durante le pause dei tour o nei day off. E l’unico obbligo imposto, è che facciano ciò che vogliono nel momento in cui comincia l’esibizione. Niente scaletta, niente di programmato. Tutto live e improvvisato. Il bello di Extrabacco è proprio questo. Possono suonare brani loro o cover. Possono improvvisare, chiacchierare. Raccontarsi. Così è stato anche sabato sera. Un clima familiare, che ha messo a proprio agio Tricarico. Tanto che dai 45 minuti pensati inizialmente per l’ospitata, si è arrivati a quasi un’ora e mezzo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico