ANCONA - Un pubblico di tutte le età, tendente all’over 50 quello che ha assistito ieri sera al concerto di Gianni Morandi in un gremititissimo PalaPrometeo per...
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Salutista, con ore dedicate allo sport, un’alimentazione controllata e tanto ottimismo da vendere sono gli ingredienti della vitalità e della simpatia che riesce a dare a ogni suo concerto. E così è stato ieri. Un palco ricco di giochi di luce, che si adattano al mood del pezzo suonato, una numerosa backing band di supporto alla quale viene data, in più momenti del corso della serata, spazio per i tre coristi Lisa Manara, Augusta Trebeschi e Moris Pradella con i quali ha interagito duettando con loro in numerosi brani. Sei cambi d’abito, tutti eleganti e luminosi tra giacche rosse e completi nero e blu. Non sono mancate le gag, alcune spontanee e altre da copione. Molto emozionante il tributo a Lucio Dalla con “Caruso” che ha commosso un po’ tutti.
Morandi ha iniziato il concerto con “Bisogna fare luce” e nel corso dello show ha cantato anche brani come “Ultraleggero” (ballad scritta da Fossati), “Una vita che ti sogno”, “Mediterraneo” e “Lettera”. Ha divertito il pubblico con aneddoti e racconti di quando era giovane. E non sono mancati i ricordi che lo legano alle Marche che ci aveva già raccontato nella nostra intervista. «Non vengo ad Ancona - ha detto - da quando era in serie A». E poi ancora: «Non voglio smettere di cantare anche perchè a casa mi annoierei». Allegro e coinvolgente, ha fatto ballare e divertire tutti durante i pezzi ever green radunati in uno speciale medley a tema anni ’60: “Bella Belinda“, “Andavo a cento all’ora“, “Se puoi uscire una domenica sola con me“, “Fatti mandare dalla mamma“, “Ritornerò in ginocchio da te”. Alla fine del concerto il cantante si è concesso al suo pubblico tornando sul palco e firmando quanti più autografi possibili ai suoi fan che si sono radunati sotto il palco e lo hanno chiamato a gran voce. Indubbiamente un Gianni Morandi in pienissima forma. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico