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ANCONA - Appena ne avrete l’occasione andate a vedere “Perfect Number”, il nuovo film del maestro Krzysztof Zanussi, il suo migliore da diversi anni in qua, concettoso senza pesantezza e di grande raffinatezza figurativa (e l’ho visto sullo schermino del computer). Il film è coprodotto e distribuito dalla Revolver dell’anconetano Paolo Maria Spina, 20 anni di impegno per il cinema d’autore.
L’anteprima
L’anteprima nazionale si tiene oggi al Trieste Film Festival, al regista sarà conferito anche un premio alla carriera. “Perfect Number” racconta due personaggi - un giovane e brillante matematico e un suo più maturo e ricco cugino - e una domanda: esiste qualcosa dopo la morte? «Penso che questo film finirà per trovare il suo pubblico» dice Zanussi raggiunto al telefono alla vigilia della partenza per Trieste. «In fondo, parla di un interrogativo che l’uomo si è sempre posto, in tutti i secoli e in tutte le culture.
Il “Decalogo 1”
Nel film viene citato il “Decalogo 1” di Kieslowki. «Eravamo grandi amici. Abbiamo avuto anche occasione di lavorare insieme, gli ho prodotto un film. Era una spirito a me affine, sebbene lui si dichiarasse agnostico. Io la penso come Agostino: Se mi hai cercato, vuol dire che mi hai già trovato». In colonna sonora, le note del tardo Bach: “L’offerta musicale” e “L’arte della fuga”. «Per tutta la mia carriera ho lavorato con un solo compositore, il grande Wojciech Kilar. Da quando è morto, utilizzo solo musiche preesistenti. “Perfect Stranger” racconta la ricerca di Dio e dunque ho scelto Bach, la cui musica, diceva Cioran, è una prova dell’esistenza di Dio. In un film precedente, che trattava del diavolo, ho usato Wagner».
La colonna sonora
La colonna sonora di “Perfect Stranger” è stata registrata a Osimo e Recanati, eseguita dall’orchestra barocca “Accademia Erard” diretta dal Maestro Francesco Chirivì. Krzysztof Zanussi, presente alle sessioni di registrazione, si è detto soddisfattissimo dell’esperienza, conquistato dal talento dei nostri musicisti. Non era mai accaduto che la colonna sonora di un film di questa rilevanza fosse incisa nelle Marche. Il produttore Paolo Maria Spina auspica che l’esperimento venga ripetuto, e che le Marche divengano un polo di eccellenza nel campo della musica da film. «Abbiamo le competenze, abbiamo gli spazi, abbiamo tutto».
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