La cantante anconetana Guadagnini: «La musica mi entra dentro, oltre a un nuovo singolo a fine mese sarò da Magalli»

La cantante Sofia Guadagnini
ANCONA - Anconetana, ma vive a Santa Marinella, nel Lazio, per studio e lavoro, Sofia Guadagnini, classe ’98, è una giovane cantante. Ha da poco pubblicato il...

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ANCONA - Anconetana, ma vive a Santa Marinella, nel Lazio, per studio e lavoro, Sofia Guadagnini, classe ’98, è una giovane cantante. Ha da poco pubblicato il suo secondo singolo, “La bambina dei gatti”, ed entro l’estate dovrebbe uscire un suo terzo singolo. Poi, a settembre, l’intero album dallo stesso titolo del secondo singolo.

 

 
Sofia, quando ha iniziato a interessarsi di musica? 
«Avevo 9 anni, e inizialmente era una passione. Alle elementari c’erano semplici progetti di teatro, ai quali partecipavo cantando. Ho sempre avuto una bella voce, me lo dicevano tutti, e alle medie ho iniziato a studiare il piano. In seguito ho conosciuto Norma Imbriano, art director dell’etichetta discografica svizzera Hurricane Music Production ed eccomi quindi qui oggi».
Per lei non è solo una questione professionale… 
«Tutta la musica mi entra dentro. Quando la ascolto chiudo gli occhi, e mi faccio trasportare dalle emozioni. Per me la musica tutta è un momento di salvezza, ora, ma lo è sempre stato». 
Spazio alle emozioni anche del pubblico giusto?
«Certo. Le emozioni del cantante devono uscire fuori e arrivare, facendole capire, al pubblico che ascolta. Quando c’è stato Sanremo, vedere il teatro vuoto, mi ha fatto un certo effetto. Per noi il pubblico è importante: grazie agli spettatori capisci subito se hai fatto bene o fatto male. Sono proprio loro a farti capire eventuali errori».
Errori? 
«Siamo umani, possono capitare, le emozioni possono essere, a volte, talmente forti da “tradirti”».
Com’è stato lavorare con Jo Squillo nel contest al teatro del casinò di Sanremo?
«Era il mese di febbraio 2020. Una bella esperienza, non solo perché ho vinto il primo premio assoluto come interprete. Jo Squillo è una grande donna, una vera professionista. Lei è venuta da noi, dandoci consigli e parlandoci. La serata finale è andata su Rete4, La5 , TgCom e Sky».
Da poco è uscito “La bambina dei gatti”, perché questo titolo?
«Il brano è una sorta di inno allo Stop.. alla violenza e abusi su minori. Il titolo è un po’ disneyano, una sorta di storia fiabesca. Alle elementari ho avuto un’esperienza a causa dei miei disturbi di apprendimento. Ne ho parlato con la manager, e abbiamo voluto lanciare un messaggio: di non avere paura, ma uscire fuori e lottare con tutte le proprie forze per le ingiustizie».
Dell’inedito può dire qualcosa?
«Ci stiamo lavorando, come al resto del disco, ma non posso dire nulla: sarà una sorpresa». 
Come vive al tempo del Covid?
«Gli spettacoli fermi, ho partecipato a qualcosa in Tv (come il contest condotto da Jo Squillo). Sono cose poco leggere, ma qualcosa si è registrato. Pesante? Si certo, il live è molto meglio, si trasmettono in modo migliore, come ho detto, le emozioni». 
Come vede il suo futuro? 


«Sinceramente? Io sono nuova, il Covid ha fermato tutto. Per un nuovo artista come me è difficile inserirsi nell’ambiente. In questo momento stiamo lavorando per provare a partecipare a due o tre programmi televisivi. Il 26 marzo, normative anti-Covid permettendo, dovrei essere a “I Fatti Vostri” di Magalli». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico