Marche, gli itinerari della meditazione Dalle sorelle di Francesco agli eremi

Marche, gli itinerari della meditazione Dalle sorelle di Francesco agli eremi
C’è un tempo per tutto, anche per la meditazione. Staccare la spina e riflettere sul sé e sul rapporto con il cosmo. Una pausa dal mondo, dai ritmi frenetici...

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C’è un tempo per tutto, anche per la meditazione. Staccare la spina e riflettere sul sé e sul rapporto con il cosmo. Una pausa dal mondo, dai ritmi frenetici della vita quotidiana per rifugiarsi in campagna, in un bosco. O in convento, in un monastero, in una chiesa. Sacro e profano, le Marche sono ricche di questi luoghi lontani da ogni forma di caos. È il turismo spirituale che talora coincide con quello religioso. Ma non necessariamente. Ci sono le basiliche, come quella di Loreto, simbolo della cristianità, o i monasteri come Fonte Avellana e quella perla sita in cima alla collina che è l’eremo di Monte Giove. Marche, terrà di santità e di papi. Ma si va oltre. Un percorso anche social con #marchespiritualeroute. Tra mille sfaccettature e incognite. 


Eremi e monasteri 
È tradizione consolidata. Camaldolesi, cistercensi e francescani sulle orme di San Francesco hanno costellato il territorio di monasteri, abbazie, conventi, alcuni dei quali aprono oggi le loro porte a ospiti e visitatori. È così che sacro e profano si mescolano. Con l’Appennino marchigiano che, da sempre, rappresenta una delle mete ideali per i santi eremiti, che qui trovarono rifugio nelle grotte rupestri, capaci ancora di suscitare nel visitatore pace e serenità. Su questo sfondo, il pellegrino ricerca il suo luogo ideale. Come l’eremo di Monte Giove, a Fano: poco distante dalla città, si trova sulla cima di una collina, immerso nel verde e nel silenzio più assoluto. Spesso qui si organizzano convegni, si raccolgono esperti a confronto e il visitatore può pernottare. Magia pura. Per informazioni www.eremomontegiove.it Poco più in là, sempre nella provincia di Pesaro e Urbino, ai piedi del monte Catria, ecco il monastero di Fonte Avellana: maestoso, stretto com’è tra verdi valli e una vegetazione lussureggiante. L’ospitalità è d’obbligo e, per informarsi, www.fonteavellana.it. In provincia di Ancona, c’è il monastero di Santa Chiara, a Sassoferrato, fondato nel 1200: furono accolte le “sorelle” di San Francesco. Tutto è rimasto come allora con le clarisse pronte a dare alloggio ai visitatori (per ogni informazione ecco www.monsterosantachiara.it). Guai a lasciarsi sfuggire l’eremo di Santa Maria Valdissasso a Valleremita, nell’Anconetano, dove il francescanesimo è di casa. E poi c’è Abbadia di Fiastra, a Macerata, con la rinascita assicurata, luogo di relax e di pace e con un’ospitalità da mille e una notte su www.abbadiafiastra.net. Un’altra oasi imperdibile è il monastero di Valledacqua, ad Acquasanta Terme, che ospita da due a cinque monache camaldolesi: vicino al monastero c’è un albergo che offre ospitalità (per info www.valledaqcau.com). 

Itnerari della fede 

In un mix tra misticismo e devozione, gli itinerari delle fede seguono tre assi viari principali dove scoprire abbazie, eremi e santuari. La via Flaminia entra nelle Marche nel comune di Cantiano per poi attraversare Cagli, Acqualagna, la Gola del Furlo, Fossombrone, Fano, Pesaro e terminare a Rimini. Con le sue varianti, finisce per abbracciare la valle con le abbazie e, da Ancona, risalendo l’Esino, conduce verso Roma. Senigallia è la città natale di Papa Pio IX e Corinaldo la terra d’origine di Santa Maria Goretti. L’altro asse viario è la via Lauretana che, dalla Santa Casa di Loreto, arriva all’itinerario romanico lungo la valle del Chienti e alla basilica di San Nicola da Tolentino. Infine, c’è la via Salaria con le sue varianti che conducono nelle terre di Papa Sisto V, e cioè Grottammare e Ripatransone, di San Giacomo della Marca, con Monteprandone, e dei farfensi, ricche di monumenti romanici, eremi, abbazie e santuari, da Fermo ad Ascoli Piceno alle terre del parco nazionale di Sibillini. La pace sia con voi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico