La maculopatia si può battere sul tempo: basta una visita Oct

La maculopatia si può battere sul tempo: basta una visita Oct
Una visita gratis ti può salvare la vista! Parte con questo slogan la prima campagna nazionale per la prevenzione e la diagnosi della maculopatia: nell’Italia delle...

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Una visita gratis ti può salvare la vista! Parte con questo slogan la prima campagna nazionale per la prevenzione e la diagnosi della maculopatia: nell’Italia delle tempie grigie «un disturbo in aumento esponenziale», avvertono gli esperti che stimano nel nostro Paese «oltre 1,4 milioni di pazienti». Il mese della prevenzione, rivolto a chi ha compiuto o superato i 50 anni, è scattato ieri e proseguirà fino a venerdì 23 febbraio. Venti centri distribuiti lungo tutta la Penisola metteranno a disposizione un team di specialisti, che offrirà visite gratuite per la diagnosi delle varie forme di malattia e potrà suggerire le terapie più opportune. Le prenotazioni sono aperte online sul sito www.maculopatie.com, dove sarà possibile scegliere la struttura più vicina, tra presidi ospedalieri e cliniche universitarie.


Iniziativa di Camo e San Raffaele
L’iniziativa è promossa dal Centro ambrosiano oftalmico (Camo) e dall’ospedale San Raffaele di Milano, patrocinata da ministero della Salute, Società oftalmologica italiana e Comune di Milano. Nasce dai risultati di un’indagine presentata in autunno nel capoluogo lombardo, commissionata da Lucio Buratto, direttore scientifico del Camo, e Francesco Bandello, ordinario di Oftalmologia e direttore della Clinica oculistica dell’università Vita-Salute, Irccs ospedale San Raffaele di Milano. Secondo la rilevazione, appena il 10% degli italiani ha conoscenza e consapevolezza della gravità della maculopatia, che pure fra gli over 55 dei Paesi industrializzati rappresenta la principale causa di perdita irreversibile della visione centrale: quella che dipende appunto dalla macula, il cuore della retina, e che ci permette di leggere, guidare, guardare la televisione o lavorare al computer.

Si può fermare con un esame
Un altro dato chiave emerso dalla ricerca è che pochi, meno di 3 su 10, sanno che la maculopatia si può fermare iniziando con un semplice esame, ricorda Bandello. Si chiama Oct, tomografia ottica computerizzata, ed «è in grado di diagnosticarla subito. Ma è indispensabile sottoporsi a questo controllo prima che la maculopatia progredisca nella sua azione devastante», raccomanda lo specialista. «L’esame non è invasivo - precisa Buratto - dura pochi minuti e ha dimostrato un’efficacia diagnostica straordinaria: si tratta di una specie di Tac del bulbo oculare. L’apparecchiatura a disposizione, inoltre, è tra le più moderne e sofisticate che la ricerca scientifica abbia realizzato».

I principali sintomi

Visione distorta delle immagini; riduzione progressiva della visione centrale; comparsa di una macchia grigia o nera (scotoma) che tende ad allargarsi; visione alterata dei colori; sensibilità alterata al contrasto; sensibilità alla luce (fotofobia). Questi i principali sintomi della maculopatia che può presentarsi in forme diverse: la Dmle o degenerazione maculare legata all’età, che colpisce soprattutto dopo i 50 anni e può essere “secca” oppure “umida”; la maculopatia diabetica, tipica dei pazienti con sangue dolce non ben controllati; la maculopatia miopica, nei casi di miopia elevata, o ancora maculopatie di altro tipo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico