“Le Marche nel bicchiere”: un vero scrigno delle meraviglie tra vini, spumanti ed olio Ed i consigli per andare a cena fuori

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Vini, spumanti ed olio d'oliva: ecco "Le...

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Vini, spumanti ed olio d'oliva: ecco "Le Marche nel bicchiere"

Più di seicento vini provenienti da 256 cantine marchigiane, oltre a 55 oli monovarietali di trenta aziende agricole. Sono alcuni dei numeri de “Le Marche nel Bicchiere 2024”, la sedicesima edizione della guida enologica (e non solo) elaborata dalla sezione marchigiana dell’Associazione Italiana Sommelier, da quest’anno in collaborazione con Amap.

540 pagine

Cinquecentoquaranta pagine alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche della “regione al plurale”, rigorosamente catalogate per provincia e divise tra vini, spumanti, passiti, oli monovarietali e vini da tartufo. Ieri l’anteprima del nuovo volume riservata alla stampa ed agli operatori del settore nella sede Amap di Osimo, mentre è prevista per stamattina la presentazione ufficiale presso la Facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche. «Poter presentare per la sedicesima volta questo capolavoro non è stato facile» ha commentato Stefano Isidori, presidente di Ais Marche. Come raccontato nel corso della presentazione, al volume hanno lavorato 42 degustatori ufficiali dell’Ais, coadiuvati da 14 redattori e che hanno assaggiato, in totale, oltre 1100 campioni di vino. Soltanto poco più della metà, però, sono finiti nella guida commentati con tanto di abbinamento a piatti di terra e di mare. «Il livello dei nostri vini si sta alzando sempre di più ed anche noi siamo stati costretti ad elevare l’asticella con la quale abbiamo assegnato dei riconoscimenti ad una settantina di referenze» spiega quindi Isidori. Circa sessanta le eccellenze riconoscibili dal simbolo del picchio, oltre ad una decina di campioni del rapporto qualità-prezzo.

La versione bilingue

La guida - che sarà distribuita nelle edicole di Marche ed Abruzzo oltre che online - punta a far conoscere la produzione enogastronomica delle Marche in Italia e nel mondo - non a caso, “Le Marche nel Bicchiere” esce in versione bilingue italiano e inglese. «Abbiamo declinato le Marche al plurale in un oggetto al singolare, ovvero in un bicchiere» è la metafora cui si affida Marco Rotoni, presidente di Amap. Ora più che mai, specie dopo l’annus horribilis che denunciano i produttori di vino. «Questo 2023 è meglio dimenticarlo» afferma Giorgio Savini, presidente del Consorzio Tutela Vini Piceni. «Sì, quest’anno piangiamo sulle quantità anche se la qualità è stata più che sufficiente», conferma Michele Bernetti, presidente dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini. C’è soprattutto il maltempo al centro di una penuria che ha ridotto una produzione già esigua se paragonata a quella di altre regioni italiane - «un milione di ettolitri quando va bene, contro i milioni del Veneto» è il raffronto che suggerisce Savini -. A salvarci, però, è stata la qualità. E per il futuro? «In agricoltura si dice che “gli anni vengono uno dietro l’altro”. Noi guardiamo avanti», conclude Savini.

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