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TERRE ROVERESCHE - Si fa sempre più insistente il fenomeno dei giovani protagonisti di atti vandalici qua e là. Il messaggio di protesta sui social di chi è spettatore inerme di questo fenomeno è chiaro.
«Non è possibile andare avanti così e imbrattare i muri con scritte vistose.
Presi di mira anche i parchi
Il fenomeno non va sottovalutato perché in crescendo da diverso tempo. Sono stati presi di mira angoli verdi o piccoli parchi cittadini; danneggiati i tappeti sintetici di impianti sportivi e altro ancora. Senza voler esagerare ci si trova di fronte ad un modo di fare che trova sempre più proseliti nella quasi certezza che in fin dei conti tutto rimarrà nel più completo anonimato. Beninteso che certi eventi non accadono solo a Terre Roveresche. L’aggravante eventualmente è data dal fatto che i centri abitati sono piccoli.
Resta più che mai attuale il monito, di mesi addietro, del blogger Andrea Mei che osserva «se siamo davvero convinti che noi come genitori non abbiamo, seppure indirettamente, delle responsabilità per quanto avviene». Torna a galla il discorso più importante. Piuttosto che parlare a vuoto meglio impostare un’azione costante di educazione civica per sensibilizzare i giovani al rispetto della cosa altrui o pubblica che sia. Il dibattito è aperto e si attendono contributi. L’ esecutivo che si è appena insediato per gestire la nuova consiliatura avrà modo di far fronte al problema nel modo più intelligente possibile.
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Corriere Adriatico