VALLEFOGLIA- Si chiama Gueye Babacar, ha 34 anni, è un padre di famiglia e arriva dal Senegal. Babacar ha solo il cognome da calciatore milionario: per lui il pallone...
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Un bellissima partita macchiata indelebilmente. «Gli ha urlano negro di m... ti rimando da dove sei venuto - racconta il segretario del Montecchio, Michele La Casa -. Mancavano due minuti alla fine, gli altri stavano vincendo 3-2, all’andata si erano imposti 1-0. Il risultato era ipotecato, che senso aveva quel comportamento? Abbiamo chiesto all’arbitro di intervenire... ha detto che non aveva sentito nulla. Incredibile. I giocatori avversari? Non sono intervenuti. Ci hanno detto che abbiamo avuto una reazione esagerata. Io sono entrato in campo per calmare gli animi e sono stato espulso. Per noi sarebbe stato impossibile continuare così. Babacar è l’esempio di come ci si possa integrare al meglio nel nostro paese. Non meritava questo». Un nervo scoperto. «È la terza volta che subiamo questi comportamenti razzisti. Ora, basta». L’uscita anzitempo costerà al Montecchio, attualmente primo in classifica in campionato, una multa salata della Figc. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico