Tumore di 6 chili asportato all'ospedale di Urbino su una donna che ne pesa 50. Operazione durata 3 ore, verrà dimessa domani

Una sala operatoria. Foto generica
PESARO - All’ospedale di Urbino è stato asportato un tumore del peso di sei chilogrammi. L’operazione, avvenuta nella giornata di...

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PESARO - All’ospedale di Urbino è stato asportato un tumore del peso di sei chilogrammi. L’operazione, avvenuta nella giornata di lunedì per via laparotomica su una donna di 59 anni, è stata eseguita dall’equipe del reparto di ginecologia che, lo ricordiamo, è uno dei reparti d'eccellenza della regione Marche.

Storti, direttore generale Ast PU: «Intervento importante»

«Un intervento importante – spiega il direttore Generale Ast PU Nadia Storti – che richiede un’elevata esperienza nella gestione clinico-chirurgica. Una dimostrazione di come l’ospedale di Urbino si dimostra luogo in cui competenze scientifiche e tecniche diventano un impegno al servizio dei pazienti, per garantire cure eccellenti e accessibili all’intera comunità. L’ospedale di Urbino è sempre più centrale e punto di riferimento per l’intero entroterra, che come previsto dal piano socio sanitario ha un’importanza determinante per i cittadini delle aree interne. Complimenti all’intera equipe e a tutti gli operatori coinvolti».

Il primario Condemi: «Intervento lungo 3 ore»

«L’intervento è durato circa tre ore – spiega il Leone Condemi direttore della struttura di Ginecologia dell’Ospedale Santa Misericordia di Urbino – asportando una cisti ovarica ovalare del diametro di 20 x30 x50 cm. La paziente, con peso di 50 kg, già in prima giornata è stata mobilizzata , nella giornata odierna ha tutti i parametri nella norma  e nella giornata di domani verrà dimessa. Voglio ringraziare tutti gli operatori che hanno lavorato e portato a questo importante risultato dal personale di sala operatoria, a quello del servizio di anestesia che ha praticato secondo i protocollo "Eras" il  controllo del dolore nel post operatorio».

Servono controlli periodici clinici e diagnastici

Le cisti ovariche rappresentano una delle affezioni più comuni nel sesso femminile. Accanto a cisti non neoplastiche funzionali (follicolari o luteali) di dimensioni relativamente modeste, sono da ricordare le forme tumorali, nella maggior parte benigne ed ascrivibili a tumori sierosi o mucinosi, di dimensioni di 10-15 cm o anche maggiori. In relazione all'educazione sanitaria ed alle correnti pratiche di periodici controlli clinici e diagnostici, tali neoformazioni vengono diagnosticate in fase relativamente precoce prima che raggiungano dimensioni cospicue, anche se spesso a lungo clinicamente paucisintomatiche.

L'assessore regionale Saltamartini: «Grande professionalità»

«Si tratta di un risultato importante – sottolinea il vice presidente con delega alla Sanità Filippo Saltamartini – che dimostra la grande professionalità del nostro personale sanitario, che ringrazio. L’intervento è certamente rilevante, come importante è la prevenzione soprattutto quando parliamo di una patologia così diffusa e ricorrente. Urbino si conferma ancora una volta punto di riferimento per prevenzione e cura femminile”.

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Corriere Adriatico