Sassocorvaro, spedizione punitiva per la coca: aggressore in carcere

Il tribunale di Urbino
SASSOCORVARO - Tentato omicidio a Sassocorvaro, i carabinieri di Montecchio hanno eseguito un’ordinanza di arresto per uno dei responsabili. I fatti risalgono al 7 dicembre...

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SASSOCORVARO - Tentato omicidio a Sassocorvaro, i carabinieri di Montecchio hanno eseguito un’ordinanza di arresto per uno dei responsabili. I fatti risalgono al 7 dicembre 2014. Un episodio in cui era stato accoltellato Ayad Tariq,  in un agguato organizzato da un albanese insieme a 3 altri uomini, tra cui Yassine Abir Essabil di nazionalità marocchina. A innescare l’accoltellamento è stato il fatto che Tariq voleva prendere 2 grammi di cocaina ma non aveva voluto pagare i 140 euro pattuiti. Così l’albanese aveva allora organizzato una spedizione punitiva contro il connazionale che nel frattempo, con un amico, era tornato a Mercatale di Sassocorvaro. I tre e Essabil, avevano trovato Tariq vicino alla diga di Mercatale: dopo una breve fuga lo avevano bloccato, picchiato con un bastone e poi colpito con 8 coltellate, alla schiena e a una natica. Tariq stesso, sanguinate, aveva chiamato i carabinieri dopo le 20 e il suo amico aveva raccontato della presenza dell’albanese. Da quel momento è scattata l’indagine dei carabinieri che ha portato all’individuazione dei responsabili: in meno di un mese, il Gip del Tribunale di Urbino Vito Savino ha emesso le ordinanze di custodia cautelare per i 4. I 3 albanesi erano stati arrestati e portati in carcere, mentre Essabil era stato messo agli arresti domiciliari: tutti rispondono di concorso in tentato omicidio e Essabil anche di detenzione e spaccio di stupefacenti. Ieri i carabinieri di Montecchio hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere perché per Essabil la condanna è diventata definitiva. Dovrà scontare in carcere 2 anni 7 mesi e 24 giorni per tentato omicidio in concorso ma anche porto abusivo d’armi e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Il trentenne è stato portato in carcere per scontare la pena.
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Corriere Adriatico