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SASSOCORVARO - Vedere i tuoi due cani stesi a terra perché dei cacciatori hanno appena sparato senza un apparente motivo e provare a soccorrerli non prima, però, di essere aggredito, a tua volta, in maniera brutale da uno di questi cacciatori. È quello che e successo, soltanto qualche giorno fa, al cattolichino Fabio Pasini, che nella Regina gestisce la palestra “Universum”.
Ancora non riesce a capacitarsi di quanto accaduto: «Nella nostra proprietà, che si trova al confine tra i comuni di Gemmano e Sassocorvaro, dei cacciatori hanno ucciso “Birillo”, un Cane dei Pirenei di 6 mesi e reso in fin di vita “Duna”, un Pastore dell’Asia Centrale di 5 anni– racconta Pasini -.
I medici hanno dato 32 giorni di prognosi «ma sarebbe potuta andare anche peggio. Avrei potuto reagire e fargli molto male, ma sono riuscito a mantenere la mente lucida, a immobilizzare uno di loro e a togliergli il fucile – sottolinea -. Molto probabilmente i miei due cani, che stavano facendo la guardia a casa loro, con il loro abbaiare devono aver spaventano le prede che stavano cacciando e i cacciatori hanno pensato, visto che nei dintorni non c’era nessuno, di farli stare zitti per sempre, sparando a entrambi, a distanza ravvicinata. Attualmente Duna, si trova in una clinica veterinaria a Gradara con prognosi riservata. Spero si possa salvare ma è ridotta molto male, purtroppo. Dopo l’accaduto sono andato subito a denunciare tutto ai carabinieri di Sassocorvaro, perché hanno sparato sì nel territorio di Gemmano, ma i miei cani erano su quello di Sassocorvaro. Ho dato la descrizione di questi due cacciatori, le indagini sono partite e sono sicuro che presto verranno assicurati alla giustizia e gli verrà tolta la licenza di caccia. Poi, Pasini aggiunge: «La mia proprietà si trova in un’area che è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco e, visto che queste cose succedono un po’ troppo spesso, chiederò al presidente della provincia di Rimini Riziero Santi, che è anche sindaco di Gemmano, e al sindaco di Sassocorvaro Daniele Grossi, di vietare la caccia in questa area, per il bene di tutti».
«Ci tengo a chiarire una cosa: io non sono assolutamente contro la venatoria in generale, ma fatti di questo genere devono fare riflettere e portare a prendere decisioni drastiche da chi di dovere – conclude Pasini -. Non sarò soddisfatto fino a quando questi due, che possono essere definiti in mille altri modi ma non cacciatori, non finiranno in galera e ci resteranno».
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Corriere Adriatico