Cacciatori uccidono un cane e picchiano il proprietario: ecco il racconto nei dettagli della vittima

Cacciatori uccidono un cane e picchiano il proprietario: ecco il racconto nei dettagli della vittima
SASSOCORVARO  - Vedere i tuoi due cani stesi a terra perché dei cacciatori hanno appena sparato senza un apparente motivo e provare a soccorrerli non prima,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SASSOCORVARO  - Vedere i tuoi due cani stesi a terra perché dei cacciatori hanno appena sparato senza un apparente motivo e provare a soccorrerli non prima, però, di essere aggredito, a tua volta, in maniera brutale da uno di questi cacciatori. È quello che e successo, soltanto qualche giorno fa, al cattolichino Fabio Pasini, che nella Regina gestisce la palestra “Universum”.

 

Ancora non riesce a capacitarsi di quanto accaduto: «Nella nostra proprietà, che si trova al confine tra i comuni di Gemmano e Sassocorvaro, dei cacciatori hanno ucciso “Birillo”, un Cane dei Pirenei di 6 mesi e reso in fin di vita “Duna”, un Pastore dell’Asia Centrale di 5 anni– racconta Pasini -. Appena raggiunto il posto ho incontrato due cacciatori, che al loro seguito avevano anche due cani, chiedendo informazioni a riguardo, e sono stato aggredito da uno di loro. Entrambi avevano le armi cariche. Con il calcio mi ha fratturato lottava costola e perforato il timpano sinistro». 


I medici hanno dato 32 giorni di prognosi «ma sarebbe potuta andare anche peggio. Avrei potuto reagire e fargli molto male, ma sono riuscito a mantenere la mente lucida, a immobilizzare uno di loro e a togliergli il fucile – sottolinea -. Molto probabilmente i miei due cani, che stavano facendo la guardia a casa loro, con il loro abbaiare devono aver spaventano le prede che stavano cacciando e i cacciatori hanno pensato, visto che nei dintorni non c’era nessuno, di farli stare zitti per sempre, sparando a entrambi, a distanza ravvicinata. Attualmente Duna, si trova in una clinica veterinaria a Gradara con prognosi riservata. Spero si possa salvare ma è ridotta molto male, purtroppo. Dopo l’accaduto sono andato subito a denunciare tutto ai carabinieri di Sassocorvaro, perché hanno sparato sì nel territorio di Gemmano, ma i miei cani erano su quello di Sassocorvaro. Ho dato la descrizione di questi due cacciatori, le indagini sono partite e sono sicuro che presto verranno assicurati alla giustizia e gli verrà tolta la licenza di caccia. Poi, Pasini aggiunge: «La mia proprietà si trova in un’area che è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco e, visto che queste cose succedono un po’ troppo spesso, chiederò al presidente della provincia di Rimini Riziero Santi, che è anche sindaco di Gemmano, e al sindaco di Sassocorvaro Daniele Grossi, di vietare la caccia in questa area, per il bene di tutti».


«Ci tengo a chiarire una cosa: io non sono assolutamente contro la venatoria in generale, ma fatti di questo genere devono fare riflettere e portare a prendere decisioni drastiche da chi di dovere – conclude Pasini -. Non sarò soddisfatto fino a quando questi due, che possono essere definiti in mille altri modi ma non cacciatori, non finiranno in galera e ci resteranno».

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico