SASSOCORVARO - Vedere i tuoi due cani stesi a terra perché dei cacciatori hanno appena sparato senza un apparente motivo e provare a soccorrerli non prima, però, di essere aggredito, a tua volta, in maniera brutale da uno di questi cacciatori. È quello che e successo, soltanto qualche giorno fa, al cattolichino Fabio Pasini, che nella Regina gestisce la palestra “Universum”.
Ancora non riesce a capacitarsi di quanto accaduto: «Nella nostra proprietà, che si trova al confine tra i comuni di Gemmano e Sassocorvaro, dei cacciatori hanno ucciso “Birillo”, un Cane dei Pirenei di 6 mesi e reso in fin di vita “Duna”, un Pastore dell’Asia Centrale di 5 anni– racconta Pasini -. Appena raggiunto il posto ho incontrato due cacciatori, che al loro seguito avevano anche due cani, chiedendo informazioni a riguardo, e sono stato aggredito da uno di loro. Entrambi avevano le armi cariche. Con il calcio mi ha fratturato lottava costola e perforato il timpano sinistro».
I medici hanno dato 32 giorni di prognosi «ma sarebbe potuta andare anche peggio. Avrei potuto reagire e fargli molto male, ma sono riuscito a mantenere la mente lucida, a immobilizzare uno di loro e a togliergli il fucile – sottolinea -. Molto probabilmente i miei due cani, che stavano facendo la guardia a casa loro, con il loro abbaiare devono aver spaventano le prede che stavano cacciando e i cacciatori hanno pensato, visto che nei dintorni non c’era nessuno, di farli stare zitti per sempre, sparando a entrambi, a distanza ravvicinata.
«Ci tengo a chiarire una cosa: io non sono assolutamente contro la venatoria in generale, ma fatti di questo genere devono fare riflettere e portare a prendere decisioni drastiche da chi di dovere – conclude Pasini -. Non sarò soddisfatto fino a quando questi due, che possono essere definiti in mille altri modi ma non cacciatori, non finiranno in galera e ci resteranno».