OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
FANO Insufficienza respiratoria che ha causato l’arresto cardiaco. E’ questo il primo responso dell’esame autoptico eseguito ieri sulla salma di Riccardo Shawo, il 30enne trovato dal padre esanime domenica mattina, disteso nel suo letto. Il giovane viveva in via dell’Abbazia, nella casa dei genitori, a pochi passi dalla sede del Commissariato di Fano. E’ stato proprio il padre Sergio, avvocato molto noto, a trovarlo e a dare l’allarme. L’autopsia è stata eseguita ieri pomeriggio, ma ci vorranno ancora delle settimane per avere un referto definitivo che chiarisca le cause che hanno portato all’insufficienza respiratoria.
Il malore precedente
Riccardo, figlio unico, aveva una grande passione per l’attività fisica.
Famiglia irachena
Riccardo Shawo apparteneva a una famiglia di origini irachene arrivata a Fano dagli anni Ottanta, integrandosi perfettamente nel nostro territorio. Della sua passione per il bodybuilding aveva fatto una professione, facendosi apprezzare per la proposta di un cammino che non agiva soltanto sull’esercizio fisico, ma anche sullo stile di vita. La sua morte improvvisa, ha scosso tutta la città di Fano. Tantissimi i messaggi di cordoglio e di affetto. Gli amici lo descrivono come una persona solare, buona e sempre disponibili. I funerali sono fissati per giovedì alle 15 nella chiesa parrocchiale di San Cristoforo. E in tantissimi vorranno dare l’ultimo saluto a Riccardo.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico