Emergenza idrica, stop ai prelievi dai pozzi Burano e Sant'Anna. L'assessore regionale Aguzzi: «Una prova fino a venerdì»

Emergenza idrica, stop ai prelievi dai pozzi Burano e Sant'Anna. L'assessore regionale Aguzzi: «Una prova fino a venerdì»
CAGLI - Da ieri pomeriggio fino a venerdì 9 settembre, i pozzi di Sant’Anna e Burano sono chiusi. La decisione è stata presa ieri mattina dal comitato tecnico...

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CAGLI - Da ieri pomeriggio fino a venerdì 9 settembre, i pozzi di Sant’Anna e Burano sono chiusi. La decisione è stata presa ieri mattina dal comitato tecnico di protezione civile. «Riunione annunciata già la scorsa settimana – osserva l’assessore regionale alla protezione civile Stefano Aguzzi presente al tavolo tecnico – e programmata per questo lunedì con l’obiettivo di affrontare il tema dell’emergenza idrica ed esaminare lo stato degli invasi alla luce dei recenti eventi meteorologici e l’apertura dei due pozzi di profondità. Confermo che la situazione è rassicurante anche per la deroga concessa al deflusso minimo vitale (Dmv) ancora vigente».

 

Il livello degli invasi

Questo perché la misura di trattenere dell’invaso di Tavernelle un afflusso di 200 litri al secondo decisa il 14 luglio scorso è mantenuta. «Il Comitato – precisato Aguzzi - tornerà a riunirsi nella giornata di venerdì per verificare gli effetti della chiusura sul livello degli invasi e valutare se sarà possibile mantenere i due pozzi chiusi, compatibilmente con la necessità dell’aumento del deflusso minimo vitale, o, diversamente, se sarà necessario riaprirli con portate adeguate».

Intanto, questa volta, a differenza delle ultime riunioni, sono stati convocati i Comuni di Cagli e Cantiano, su cui gravita il Pozzo del Burano. Quella del 18 agosto dove si è deciso di aumentare da 200 a 300 litri al secondo il prelievo del Burano e quella del 30 agosto quando, sempre il comitato ha deciso di ridurre l’apporto del Burano a 150 litri al secondo. Alberto Alessandri, sindaco di Cagli e presidente dell’Unione montana del Catria e Nerone presente ieri spiega che «sia il direttore del Comitato tecnico e sia l’assessore Aguzzi hanno tenuto a scusarsi per il malinteso e hanno voluto spiegare la vicenda. La non convocazione è il frutto di una serie di disguidi legati in parte alle ferie e in parte all’urgenza della situazione. Chiarimenti che mi hanno dato l’opportunità di ribadire quanto è importante per noi sindaci di Cagli e Cantiano essere al corrente della situazione per poter informare e dialogare con la cittadinanza che, sul tema dell’acqua e delle risorse naturali, è sempre più sensibile e attenta».

Le scuse a Cagli e Cantiano

Sulla chiusura del Pozzo del Burano, Alessandri fa notare che «se quest’anno il pozzo è stato operativo 41 giorni, l’anno scorso è stato aperto quasi una settimana in più e con prelievi maggiori. Adesso – ha concluso - dovremo vedere come reagirà la pressione e si riequilibrerà l’intero sistema». Un sistema che con le ultime piogge sembra godere di ottima salute. Nei dati sugli invasi Enel sul fiume Metauro risulta che, ieri 5 settembre, quello del Furlo era pieno all’84%, quello di San Lazzaro addirittura al 95 % e Tavernelle al 90%.
 

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Corriere Adriatico