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SAN LORENZO IN CAMPO - Dopo 18 anni, l’area ex Aquater avrà una seconda vita. Grazie a Enereco spa, realtà internazionale con sede a Fano, che ha una forte esperienza nella fornitura di servizi di ingegneria. Gli spazi deindustrializzati e abbandonati verranno riqualificati per dare vita a progetti innovativi di economia circolare e lavorare a un futuro sempre più sostenibile, sotto il nome di Ergeva.
Tre aree di interesse
Il polo scientifico agrotecnologico è stato presentato ieri. La futura struttura sarà suddivisa in tre aree di interesse: il laboratorio di coltivazione alghe, il parco agrivoltaico e la piattaforma di ricerca. «L’investimento iniziale – ha spiegato il presidente di Enereco Claudio Avaltroni - sarà di 8 milioni di euro per acquisire il sito, recuperare il capannone industriale per le microalghe e avviare il sistema agrivoltaico.
Una fase che consideriamo potersi chiudere entro il primo semestre del 2024.
Ha raggiunto lo stabilimento ex Aquater anche il prefetto della provincia di Pesaro e Urbino Tommaso Ricciardi: «L’augurio è che si possa inaugurare al più presto e nel miglior modo possibile».
Soddisfatto il sindaco
Molto soddisfatto il sindaco Davide Dellonti: «E’ una bella giornata per San Lorenzo e tutta la Valcesano e non solo. Nel 1972 partiva l’avventura di Aquater, diciotto anni fa quando fu chiusa, provocò un danno enorme dal punto di vista occupazionale, economico e sociale. Da allora è rimasto un nodo irrisolto. Oggi poniamo, invece, le basi per un progetto per il futuro di questo territorio grazie a Enereco. Un investimento importante con ricadute rilevanti economiche e occupazionali: circa 50 persone a regime».
Il 18 novembre, in sala consiliare, verrà presentato il progetto alla cittadinanza. «Un grande giorno per le Marche L’investimento di Enereco, con questo straordinario progetto – ha proseguito Mirco Carloni, presidente della commissione agricoltura della Camera dei Deputati -, avrà ricadute positive per l’occupazione del territorio, finalizzato a coniugare la produzione agricola con quella energetica, ma soprattutto un’attività industriale di altissima innovazione».
Sistema agrivoltaico avanzato
Nicola Rovelli, responsabile del team di ricerca, sviluppo e innovazione è entrato nel merito del progetto: «La creazione del polo riqualifica spazi abbandonati per renderli il cuore pulsante del territorio: segnale di come sostenibilità ed economia circolare possano generare valore. Obiettivo dar vita a un polo di eccellenza internazionale, nel quale si farà ricerca, si produrranno molecole ad alto valore destinate all’industria farmaceutica, dimostrare l’efficacia del sistema agrivoltaico avanzato».
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Corriere Adriatico