Pesaro, le attività di Ponente chiedono controlli e di rivedere l'isola pedonale h24

Pesaro, le attività di Ponente chiedono controlli e di rivedere l'isola pedonale h24
PESARO Scarsi controlli del lungomare, movida spesso fuori controllo, discutibile anche l’arredo di Ponente con un’isola pedonale da almeno tre stagioni sempre uguale...

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PESARO Scarsi controlli del lungomare, movida spesso fuori controllo, discutibile anche l’arredo di Ponente con un’isola pedonale da almeno tre stagioni sempre uguale e senza anima. Sono questi i punti salienti di una lettera-esposto scritta e condivisa dalle attività del lungomare di Ponente al centro dell’isola h24 estiva. Attività che si uniscono al presidente Apa hotels Paolo Costantini e alle istanze dei gestori degli hotel che portano avanti la battaglia sui decibel della musica e per far rispettare l’ordine pubblico. Fabio Fazi dell’omonima Casa Fazi e Pokeria, anticipa la missiva indirizzata al sindaco Ricci, al prefetto e al questore.

Una presa di posizione netta che arriva dopo l’ennesimo sabato caotico e fracassone. «Ragazzini – spiega – che lasciano la spiaggia e si mettono a giocare a pallone in mezzo all’isola pedonale. E spesso con atteggiamento di sfida e strafottenza». La missiva: l’esposto è stato condiviso da esercenti come Gelato di Alice, Tigelleria e altre attività associate Confcommercio fra viale Fiume e viale Marconi, nell’attesa che le istituzioni raccolgono la richiesta inoltrata anche da Federalberghi-Confcommercio, affinché si convochi un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per affrontare la questione.

La lettera

«La lettera – entra nel merito Fazi - mette in evidenza ciò che non va sul decoro urbano e l’organizzazione della stessa isola, che sarebbe da rivedere di sana pianta. Per l’ennesima volta lo ribadiamo: a chi e cosa serve avere il tratto centrale di Ponente pedonalizzato anche alle 8 o alle 11 di mattina, quando il viale è semi deserto? Se isola pedonale dev’essere che sia allora solo in orario serale dall’ora dell’aperitivo in poi e non h24. La missiva chiede anche di rafforzare l’attività di controllo negli snodi strategici e più affollati la sera. Noi commercianti chiediamo passaggi dei vigili urbani nelle fasce orarie che segnaliamo, affinché venga preso in considerazione un migliore coordinamento di uomini e mezzi. Per intenderci è pressoché inutile che una pattuglia effettui più passaggi il pomeriggio solo per controllare la sosta, chiediamo piuttosto un presidio interforze oppure una postazione fissa a rotazione delle forze dell’ordine, la sera già dall’ora dell’aperitivo o dalla mezzanotte fino al termine della serata, per contrastare e frenare il disturbo o eventuali altri episodi a rischio, con frotte di minorenni che hanno comportamenti sopra le righe e spesso anche alterati dal consumo di alcolici».

Il rispetto delle ordinanze

Sono perentori Paolo Costantini presidente Apa e il past Fabrizio Oliva: «Delibere ed ordinanze oltre a farle bisogna farle rispettare». L’assist, lo raccoglie Paolo Pedini dell’hotel Napoleon di viale Fiume. «All’una di notte non si dovrebbe tenere il vocalist a volumi così alti. Chioschi e locali che non sempre poi stoppano la musica all’ora prevista ma a volte tirano la volata oltre. Poi interpelli la polizia locale e al centralino scopri, proprio come sabato scorso, che era in servizio una sola pattuglia, e in quella fascia oraria stava coprendo la zona di Tavullia». «La gestione dei locali in tutta quella fascia vicina agli alberghi così com’è non può andare – conclude il presidente Apa – non è il limite orario della musica che disturba ma è ciò che accade dopo la chiusura dei locali a creare rischi potenziali, dato che le comitive stazionano fra hotel e abitazioni anche fino alle 3-4 del mattino».
 

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Corriere Adriatico