La vecchia macelleria chiusa da tempo trasformata nel dormitorio dei clandestini

PESARO - Bivacchi e traffici sospetti. La polizia scopre un dormitorio in un locale sfitto in via Montegrappa, in pieno centro, zona stazione e lo fa sgomberare. All’interno...

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PESARO - Bivacchi e traffici sospetti. La polizia scopre un dormitorio in un locale sfitto in via Montegrappa, in pieno centro, zona stazione e lo fa sgomberare. All’interno immigrati clandestini, ma niente droga. Ieri mattina due equipaggi in servizio alla volante della questura di Pesaro sono intervenuti a seguito dell’ennesima segnalazione che riguardava la presenza di cittadini extracomunitari in via Montegrappa che bivaccano e sono dediti, stando alle segnalazioni, a traffici sospetti.

 

Da giorni i residenti lamentavano schiamazzi e persone poco raccomandabili nella zona notando soprattutto un continuo andirivieni nelle ore serali con gente che gravitava attorno a un locale da tempo sfitto. Così è scattata la retata. Una volta individuato il locale, che un tempo ospitava una macelleria ora chiusa, con l’ausilio di personale dei vigili del fuoco, le volanti hanno fatto irruzione all’interno e hanno verificato che l’attività era stata trasformata in una sorta di dormitorio, in condizioni precarie e fatiscenti.

Con l’aiuto dell’unità cinofila della Guardia di finanza, è stata eseguita una perquisizione che, però, non ha rinvenuto armi o stupefacenti o altro materiale illecito. Sono comunque stati identificati un marocchino, detentore non si sa a che titolo dell’uso del locale, e due gambiani, clandestini e irregolari, già espulsi e destinatari di ordine del Questore a lasciare il territorio.

Altri quatto giovani marocchini, regolari, sono stati identificati nelle vicinanze. Sono in corso accertamenti per verificare con i proprietari chi sia l’affittuario, che è moroso e nei cui confronti è in procinto di esecuzione una procedura civile di liberazione dell’immobile.

A suo carico potrebbe configurarsi il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Dopo l’identificazione, gli stranieri irregolari sono stati messi a disposizione dell’ufficio Immigrazione per le ulteriori incombenze. Lo stabile è stato liberato e i soggetti diffidati dal farvi rientro. La zona era stata di recente oggetto di numerose segnalazioni da parte di frequentatori e residenti.
 

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Corriere Adriatico