Villa Marina, complesso senza pace. Per Pesaro Studi nuova asta deserta

Villa Marina, complesso senza pace. Per Pesaro Studi nuova asta deserta
PESARO - Villa Marina, impalcature imbrattate e teli divelti da vento e intemperie. L’ex colonia torna di nuovo nel degrado, ma in realtà dal degrado non...

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PESARO - Villa Marina, impalcature imbrattate e teli divelti da vento e intemperie. L’ex colonia torna di nuovo nel degrado, ma in realtà dal degrado non è mai uscita da quando è stata chiusa. E anche l’ultima asta della ex Pesaro Studi è andata deserta. Quelle impalcature, installate dall’Inps per coprire le brutture di Villa Marina, ormai fanno parte del brutto a loro volta.

 

Basta osservare la facciata principale dell’immobile lungo viale Trieste per rendersene conto, in questo giorni di inizio anno. Ci sono graffiti e scritte un po’ ovunque, chiaramente non autorizzate, oltretutto in punti anche difficili da raggiungere e senza dubbio pericolosi. Sono stati imbrattati i teli di copertura, così come le recinzioni esterne in muratura e i cancelli. Teli che in più punti sono saltati, portati via dal vento, o rovinati dall’incuria e da altri fenomeni meteorologici. Girato l’angolo, sul lato spiaggia, dove gli stabilimenti balneari sono chiusi e protetti, la situazione non migliora. 


Altre scritte sparse dentro e fuori il perimetro della struttura. E’ stata installata una rete per proteggere gli spazi scoperti dove le colonne in cemento sono state rovinate o rimosse. Ma evidentemente c’è chi riesce a entrare nel cortile dell’ex colonia. Nessuna recinzione, invece, a proteggere i “buchi”, e ce ne sono diversi, intorno allo stabile della ex Pesaro Studi, sul lato mare. E nel piazzale interno si vedono rifiuti a terra, tra lattine di birra vuote e altri oggetti. Spostandoci sull’altro lato di viale Trieste, dove ci sono i due comparti che il Comune ha acquistato dall’Inps al prezzo di un milione e 300 mila euro, si possono notare due diverse situazioni. Da un lato l’area adibita a parcheggio, che è stata lasciata aperta anche in inverno, (pur con poco utilizzo visto il periodo), tenuta in buone condizioni e con la segnaletica a delimitare gli spazi di sosta e di manovra. Sull’altro fronte, invece, l’ex area sportiva, rimasta senza appeal dopo l’ultimo bando di gara andato deserto. Vetrate completamente impolverate e in alcuni punti con scritte di vernice. E un futuro incerto. Ci sono novità, non buone, che arrivano anche dall’ultima asta di vendita dell’Inps.

A fine novembre un altro bando di vendita patrimoniale, andato deserto. E’ stato messo in vendita solo il lotto B, complesso immobiliare composto da palazzina sede università e annesso fabbricato uso magazzino e piccolo fabbricato destinato ad uso bar. Prezzo di 2 milioni e 750 mila euro, importo ribassato rispetto alla base d’asta di settembre (3 milioni e 575 mila euro). Nessuna differenza sull’esito, in entrambi i casi non ci sono stati acquirenti. A settembre l’Inps aveva cercato di alienare, senza successo, anche i 12 mila e 542 metri quadri del comparto con la colonia, ex scuola, convitto, piscina, con un valore a base d’asta di 4 milioni e 150 mila euro (stessa cifra dell’asta di gennaio 2021 e di quella precedente, a dicembre 2019).


Per l’ex Pesaro Studi, che resta così invenduta, negli ultimi mesi è stato indicato in più occasioni lo spostamento degli alunni della scuola media Dante Alighieri, nel momento in cui inizieranno i lavori di demolizione e ricostruzione della struttura di Soria, eccetto per palestra e auditorium. Lavori che dovrebbero iniziare al termine dell’anno scolastico in corso.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico