Villa Marina, complesso senza pace. Per Pesaro Studi nuova asta deserta

Villa Marina, complesso senza pace. Per Pesaro Studi nuova asta deserta
Villa Marina, complesso senza pace. Per Pesaro Studi nuova asta deserta
di Thomas Delbianco
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Giovedì 13 Gennaio 2022, 09:55

PESARO - Villa Marina, impalcature imbrattate e teli divelti da vento e intemperie. L’ex colonia torna di nuovo nel degrado, ma in realtà dal degrado non è mai uscita da quando è stata chiusa. E anche l’ultima asta della ex Pesaro Studi è andata deserta. Quelle impalcature, installate dall’Inps per coprire le brutture di Villa Marina, ormai fanno parte del brutto a loro volta.

Basta osservare la facciata principale dell’immobile lungo viale Trieste per rendersene conto, in questo giorni di inizio anno.

Ci sono graffiti e scritte un po’ ovunque, chiaramente non autorizzate, oltretutto in punti anche difficili da raggiungere e senza dubbio pericolosi. Sono stati imbrattati i teli di copertura, così come le recinzioni esterne in muratura e i cancelli. Teli che in più punti sono saltati, portati via dal vento, o rovinati dall’incuria e da altri fenomeni meteorologici. Girato l’angolo, sul lato spiaggia, dove gli stabilimenti balneari sono chiusi e protetti, la situazione non migliora. 


Altre scritte sparse dentro e fuori il perimetro della struttura. E’ stata installata una rete per proteggere gli spazi scoperti dove le colonne in cemento sono state rovinate o rimosse. Ma evidentemente c’è chi riesce a entrare nel cortile dell’ex colonia. Nessuna recinzione, invece, a proteggere i “buchi”, e ce ne sono diversi, intorno allo stabile della ex Pesaro Studi, sul lato mare. E nel piazzale interno si vedono rifiuti a terra, tra lattine di birra vuote e altri oggetti. Spostandoci sull’altro lato di viale Trieste, dove ci sono i due comparti che il Comune ha acquistato dall’Inps al prezzo di un milione e 300 mila euro, si possono notare due diverse situazioni. Da un lato l’area adibita a parcheggio, che è stata lasciata aperta anche in inverno, (pur con poco utilizzo visto il periodo), tenuta in buone condizioni e con la segnaletica a delimitare gli spazi di sosta e di manovra. Sull’altro fronte, invece, l’ex area sportiva, rimasta senza appeal dopo l’ultimo bando di gara andato deserto. Vetrate completamente impolverate e in alcuni punti con scritte di vernice. E un futuro incerto. Ci sono novità, non buone, che arrivano anche dall’ultima asta di vendita dell’Inps.

A fine novembre un altro bando di vendita patrimoniale, andato deserto. E’ stato messo in vendita solo il lotto B, complesso immobiliare composto da palazzina sede università e annesso fabbricato uso magazzino e piccolo fabbricato destinato ad uso bar. Prezzo di 2 milioni e 750 mila euro, importo ribassato rispetto alla base d’asta di settembre (3 milioni e 575 mila euro). Nessuna differenza sull’esito, in entrambi i casi non ci sono stati acquirenti. A settembre l’Inps aveva cercato di alienare, senza successo, anche i 12 mila e 542 metri quadri del comparto con la colonia, ex scuola, convitto, piscina, con un valore a base d’asta di 4 milioni e 150 mila euro (stessa cifra dell’asta di gennaio 2021 e di quella precedente, a dicembre 2019).


Per l’ex Pesaro Studi, che resta così invenduta, negli ultimi mesi è stato indicato in più occasioni lo spostamento degli alunni della scuola media Dante Alighieri, nel momento in cui inizieranno i lavori di demolizione e ricostruzione della struttura di Soria, eccetto per palestra e auditorium. Lavori che dovrebbero iniziare al termine dell’anno scolastico in corso. 

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