Il casellino sud costerà più di 31 milioni: sulla carta il cantiere durerà 545 giorni

Il casellino sud costerà più di 31 milioni: sulla carta il cantiere durerà 545 giorni
PESARO -  Il casellino di Santa Veneranda, ovvero Pesaro sud, sarà un’opera da 31 milioni e rotti e sulla carta dovrà terminare in 18 mesi circa....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PESARO -  Il casellino di Santa Veneranda, ovvero Pesaro sud, sarà un’opera da 31 milioni e rotti e sulla carta dovrà terminare in 18 mesi circa. Considerando che nel cronoprogramma annunciato lunedì scorso in consiglio comunale, con il via libera al progetto definitivo, il sindaco Matteo Ricci ha auspicato di andare a gara nel 2023 («se non ci saranno intoppi»), si possono cominciare a fare un po’ di conti.

 


Il tutto partendo dal “Diagramma dei lavori” - costituito da un piano di 247 elaborati - dove vengono previsti 545 giorni per la realizzazione dell’intervento per un importo totale, come risulta dal quadro economico di progetto, pari a 31.571.002,76 euro (sì, ci sono anche i centesimi). Intanto dopo il semaforo verde del consiglio comunale (21 voti favorevoli e 7 contrari), lo stesso giorno - il 14 febbraio scorso - il progetto del casello monodirezionale ha incassato anche il sì della Regione. Un parere, quest’ultimo che, al pari di quello espresso dal espresso dal consiglio comunale, rientra tra quelli che i vari enti dovranno esprimere in sede di Conferenza di servizi.

Al nuovo svincolo di Pesaro sud, la Regione affianca una serie di indicazioni sulla realizzazione dato che si dovrà acquisire la preventiva autorizzazione paesaggistica, con il parere tecnico istruttorio della direzione generale Archeologica, belle arti e paesaggio, e la redazione di una verifica di compatibilità per gli interventi ricadenti all’interno di aree a rischio esondazione. Inoltre occorrerà ricavare adeguati spazi da destinare a parcheggi di scambio e in caso di necessità di abbattimento di specie di alberi protette dovrà essere acquisita la preventiva autorizzazione. Lo svincolo di Pesaro sud fa parte del più generale progetto delle opere compensative legate alla terza corsia autostradale con la realizzazione (e le spese) a carico di Aspi. Il pacchetto risale al 2013. Dei “sottoprogetti” facevano parte, ai tempi dell’accordo sottoscritto, la bretella di adduzione ovest, la bretella di Santa Veneranda, la nuova circonvallazione di Muraglia, il potenziamento della strada interquartieri, il potenziamento della 423 Urbinate, la rotatoria di Borgo Santa Maria e, appunto, il casellino localizzato a Santa Veneranda, rientrante in solitaria nel cosiddetto secondo stralcio.

Nelle intenzioni dei progettisti lo svincolo si connetterà direttamente alla rotatoria sud dell’interquartieri (via Pertini). Entrando più nel dettaglio della descrizione dell’opera l’uscita dalla carreggiata nord sarà realizzata con una rampa monodirezionale diretta (rampa A), l’ingresso in carreggiata sud avverrà tramite una rampa semi-diretta (rampa B) che attraverserà l’A14 tramite un nuovo sottopasso, curvando a sinistra e affiancandosi all’autostrada per immettersi in carreggiata sud. 


Il piazzale infine sarà collegato alla viabilità locale tramite una rampa bidirezionale (rampa C). Infine verranno creati due nuovi rami diretti di collegamento per alleggerire il traffico e dovrà essere ridefinita la viabilità della zona Pantano- Strada Castagni -Santa Veneranda. Il progetto prevede anche il recupero delle aree di cantiere, ripristinandole a verde e ad uso agricolo con la messa a dimora di nuove alberature e vegetazione per il mascheramento-mitigazione delle barriere acustiche.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico