Pesaro, anziana imbavagliata e rapinata in casa: si scava tra i truffatori seriali

Pesaro, anziana imbavagliata e rapinata in casa: si scava tra i truffatori seriali
PESARO - Due rapine in pochi giorni, due persone tenute in ostaggio dai malviventi per qualche minuto. Reati che generano allarme e riflessioni sulla questione sicurezza. Il primo...

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PESARO - Due rapine in pochi giorni, due persone tenute in ostaggio dai malviventi per qualche minuto. Reati che generano allarme e riflessioni sulla questione sicurezza. Il primo caso era avvenuto la scorsa settimana quando in Strada della Romagna di Pesaro, in una villetta bifamiliare, intorno alle 10,30 di mattina due malviventi hanno fatto irruzione dopo aver forzato una portafinestra dell’appartamento al piano terra. In camera c’era un ragazzo di 20 anni che si è ritrovato davanti i banditi. 


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«Ti conviene stare calmo e non fare nulla, altrimenti sono guai per te» la minaccia con accento dell’Est Europa. È stato tenuto a bada per alcuni interminabili minuti, il tempo di rubare gioielli. Per fortuna non si è fatto nulla. L’altroieri la 87enne di Gabicce tenuta a bada da un rapinatore che si era finto un tecnico dell’acqua, italiano, e da un suo complice. Una rapina nata come una truffa, ma finita con l’anziana in corridoio imbavagliata con una maglia per non farla urlare e poi rinchiusa in camera dopo aver tagliato la cinghia della serranda.
 
Due casi diversi, ma che hanno fatto clamore. «Rapine e furti ci sono sempre state – spiega Pierpaolo Frega, segretario del Silp Cgil, sindacato di Polizia – ma oggi c’è una percezione diversa della sicurezza che crea allarme sociale e un impatto mediatico diverso. Eppure abbiamo un dato sul numero dei reati che è in calo a Pesaro. Il problema è il contesto in cui la certezza della pena è molto relativa. Tutte le misure alternative adottate per evitare il sovraffollamento carcerario, porta chi delinque a essere sfrontato e a farlo anche di mattina, a volto scoperto». Il tema dei rinforzi per polizia e carabinieri è una costanza. «L’età media degli agenti della questura di Pesaro è 47 anni, il che significa che chi oggi abbaia alla sicurezza come tema di campagna elettorale, in questi anni di alternanza politica, non ha fatto assunzioni tra le forze dell’ordine. Questo significa meno personale impiegato sul territorio e meno personale info investigativo per prevenire situazioni di pericolo». Per Marco Lanzi, segretario del Siulp «i numeri in calo dei reati non ci dicono tutto. Veniamo da settimane di rapine in autostrada, scippi e arresti per droga. In questo 2020 vediamo un aumento o perlomeno la popolazione ha una percezione di insicurezza più alta. Le segnalazioni di truffe ai danni degli anziani sono in linea con quelle degli altri anni, ma crediamo che per controllare il territorio serva un potenziamento degli uomini. Non si può più girarci intorno. I rapinatori sono sempre più disposti a tutto e pronti ad entrare anche al mattino a volto scoperto, cose che generano allarme. Sanno anche che commettere un furto, ha rischi limitati. Noi li arrestiamo, ma poi escono subito, un sistema da cambiare». 
Intanto si stanno conducendo le indagini per tentare di risalire all’identità dei due malviventi di Gabicce che da truffatori si sono tramutati in rapinatori. In particolare gli inquirenti stanno vagliando l’eventualità che possano avere agito in altre zone. All’esame in particolare un raggiro che è accaduto nella stessa giornata nella vicina Rimini dove un falso tecnico dell’acqua e un falso carabiniere hanno raggirato un’anziana che vive sola, portandole via denaro contante e oggetti di valore. Mentre il tecnico spiegava alla pensionata di dover entrare in casa per controllare i sistemi idrici, il complice suonava il campanello mostrando un tesserino e dicendo che stava cercando degli stranieri che avevano compiuto dei furti in abitazione. 
Carpire la fiducia

E per assicurarsi la fiducia della donna le aveva anche mostrato una cornice chiedendole se per caso la riconosceva. La donna si è fidata, ha fatto entrare in casa il sedicente rappresentante dell’Arma e nella circostanza mentre la pensionata di intratteneva con il militare fasullo il complice è riuscito a trovare il portafoglio e un contenitore con del denaro contante. A quel punto i due si sono dileguati in fretta e furia e la fuga ha insospettito l’anziana che si è accorta della sparizione dei soldi quando ormai era troppo tardi.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico