PESARO - Campagna pubblicitaria dei Free vax: le carte (e le fotografie) ora sono in mano all’ufficio Legale dell’Asur Marche. Non è passata inosservata...
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Sullo sfondo nero compare una siringa e una scritta a carattere cubitali: “Vaccini: 21.568 reazioni avverse segnalate nel periodo 2014-2016”. E poi il monito. “Se c’è rischio deve esserci scelta”.
Parole che hanno lasciato di sasso gli uffici dell’Area Vasta 1. Tanto che immediata è partita la segnalazione agli uffici regionali. «Ho mandato tutto all’ufficio legale dell’Asur – spiega il direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Area Vasta 1 Massimo Agostini – Ci sono diverse cose che non tornano. Prima di tutto il comitato che ha acquistato lo spazio pubblicitario parla di reazioni avverse alle vaccinazioni ma non è esattamente così. Così l’informazione è incompleta. In seguito alle vaccinazioni, infatti, vanno segnalate tutte le reazioni avverse. Anche quelle non legate al vaccino. Non c’è corrispondenza tra reazione avversa segnalata e vaccino: c’è un nesso temporale ma non causale tra le due cose». In Regione la “patata bollente” è nelle mani del coordinatore del gruppo tecnico Vaccini delle Marche Daniel Fiacchini. «Nell’80% dei casi si tratta di reazioni leggere (febbre etc). Questa campagna pubblicitaria è allo studio dell’ufficio legale dell’Asur. Cartelli simili sono comparsi in Piemonte dunque non riguarda solo le Marche. Al momento il problema è solo regionale vedremo se investire le autorità nazionali Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico