Pesaro, l'ex olgettina, il produttore tv e le truffe: maxi multa alla società

Pesaro, l'ex olgettina, il produttore tv e le truffe: maxi multa alla società
PESARO - Prima ancora della chiusura delle indagini per concorso in estorsione e tentata estorsione, la società “Sistemi per Arredare” - attorno a cui ruota...

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PESARO - Prima ancora della chiusura delle indagini per concorso in estorsione e tentata estorsione, la società “Sistemi per Arredare” - attorno a cui ruota l’inchiesta con il suo corollario di personaggi (dall’ex olgettina al produttore cinematografico tutti ora a rischio di processo) - era già stata pesantemente sanzionata dall’Agcm, acronimo dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Una multa pesante, di 50mila euro, comminata come conseguenza del modus operandi che nel maggio del 2016 ha portato la squadra mobile di Pesaro a investigare su Erika Marcato, 32 anni, ex olgettina e coniglietta di Playboy, il produttore cinematografico Amedeo Gagliardi, 53 anni, il prestanome Mirco Chiaregato, 40 anni, il deus ex machina Andrea Callegari, 57 anni, tutti orbitanti con ruoli specifici attorno alla “Sistema per Arredare” con sede legale a Milano e base operativa a Montegrotto, nel Padovano.

  

L’estate scorsa l’Agcm, vietandone l’ulteriore diffusione, ha multato la società per il “carattere scorretto della pratica commerciale”, evoluzione aggressiva e senza scrupoli del sistema porta a porta. Erika Marcato, con modi spigliati, parlantina sciolta e nomi che cambiavano alla bisogna, insieme alla consegna di un catalogo illustrativo dei prodotti, faceva firmare agli ignari interlocutori un modulo per ricevuta che teoricamente doveva provare l’avvenuto passaggio della venditrice di casa in casa, ma che in pratica si rivelava un contratto capestro con migliaia di euro da sborsare per arredi, mobili e materassi. La scoperta, amara, avveniva dopo due settimane, passato il periodo temporale di legge del diritto di recesso quando era Amedeo Gagliardi a ripresentarsi a casa dei compratori - tutti anziani - pretendendo il dovuto con modi minacciosi e intimidatori e arrivando alle lesioni fisiche nel caso di una signora 70enne, quello che ha fatto scattare la denuncia e l’ attività d’indagine dove gli inquirenti, coordinati dal sostituto procuratore Fabrizio Giovanni Narbone hanno ravvisato il più serio reato di estorsione anzichè quello più sfuggente di truffa. L’oliato e spregiudicato sistema solo a Pesaro ha portato ad almeno otto denunce. Nel danno non manca nemmeno la beffa dato che la società “Sistemi per Arredare” risulta collegata all’Acii, l’Associazione consumatori imprenditori italiani volta a tutelare gli utenti sotto il profilo delle compravendite. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico