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PESARO - L’auto pagata con la droga tanto era l’indotto che il giro di stupefacenti gli permetteva, e la gestione dello spaccio tra il lodigiano e l’area sud di Milano. Nove arresti e due indagati legati alla provincia di Pesaro dove è avvenuta una perquisizione. Per i due indagati un ruolo marginale, ma sono comunque rientrati sotto la lente dell’indagine per i contatti con i pusher arrestati.
Il gruppo sarebbe accusato di gestire una rilevante fetta del mercato degli stupefacenti a cui facevano riferimento centinaia di consumatori lombardi e per questo nove persone sono state arrestate dai carabinieri di Lodi.
Un’indagine che parte da lontano e che ha visto tre mesi di pedinamenti e controlli in cui i militari hanno accertato oltre 1000 cessioni, per un importo superiore a 30.000 euro complessivi, presumendone molte di più. Il Gip del Tribunale di Lodi ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di nove persone, ritenute responsabili a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e hashish. Dopo le indagini, condotte in gran parte nel 2022, ieri mattina è scattata l’operazione che ha visto all’opera oltre cinquanta carabinieri dei Comandi Provinciali di Lodi, Milano e Pesaro Urbino oltre a unità cinofile dei Nuclei Carabinieri Cinofili di Orio al Serio, in provincia di Bergamo, di Casatenovo in provincia di Lecco e Pesaro.
L’attenzione è stata rivolta appunto a due residenti nel Pesarese: si tratta di un colombiano di 27 anni e di una donna romena di 34 anni. Ieri mattina è stata perquisita la loro abitazione, grazie all’ausilio delle unità cinofile, e sarebbe stata trovata una dose di hashish. Sarebbero coinvolti nell’indagine come piccoli spacciatori locali che si approvvigionavano dai pusher che operavano nel lodigiano e che sono finiti in manette.
Dei 9, sono già finiti in carcere a Lodi due cittadini di origine cubana di 40 e 31 anni e un cittadino di origine algerina 45enne, tutti rintracciati a Melegnano in provincia di Milano. Sequestrata droga, contanti e bilancini di precisione. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico