PESARO - E’ morta all’improvviso, durante la notte, forse stroncata da un attacco di cuore anche se per fugare ogni dubbio il pm ha disposto l’autopsia. Sonia...
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A dare l’allarme l’uomo che frequentava. L’ha trovata senza vita, a terra, immobile ai piedi del letto. Morta nel sonno senza un lamento nè la possibilità di chiedere aiuto.
Dai primi accertamenti pare trattarsi di una morte naturale, ma per stabilire le esatte cause, il pubblico ministero Silvia Cecchi che ha in mano il caso, ha disposto un’autopsia.
L’uomo ha cercato di scuoterla ma inutilmente. A quel punto immediata la chiamata all’ambulanza che è arrivata subito dopo sul posto, in via Teofilo Betti. Ma non c’è stato nulla da fare. I medici del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso avvenuto qualche ora prima. Sul posto anche la squadra mobile della Polizia per i rilievi del caso. L’uomo che ha dato l’allarme e che la donna stava frequentando è stato ascoltato dagli inquirenti, al setaccio anche la casa alla ricerca di qualche elemento utile alle indagini.
L’autopsia fornirà i dettagli sul decesso e il perché il cuore di Sonia, nella vita commerciante e residente in una traversa di corso XI Settembre, abbia smesso di battere senza un preavviso nel cuore della notte. Si attende la nomina del medico legale che dovrà effettuare l’esame per poi restituire la salma ai familiari. Dunque non sono stati ancora fissati i funerali della donna. Verranno disposti i prossimi giorni. Gli inquirenti sono tutti concordi nel parlare di cause naturali, ma in questi casi l’autopsia è un passaggio quasi obbligato.
Una stagione funesta perché solo a giugno un’altra mamma, giovane, era stata trovata morta nel letto. Il figlio di 4 anni era andato a svegliare i genitori, ma la madre non si muoveva. La donna, 39 anni di Pesaro, era morta nel sonno. I medici hanno potuto solo constatare il decesso per arresto cardiaco. Non aveva patologie, la sera prima, stando alle prime ricostruzioni, aveva avvertito un leggero malessere, ma niente di anomalo o di preoccupante. Era successo nella piccola comunità di Vismara-Cattabrighe.
Solo un paio di settimane prima, a metà maggio, un bimbo di cinque anni aveva trovato la madre morta in camera da letto, nel quartiere di Villa San Martino. La madre non rispondeva ai suoi richiami e nonostante la sua tenera età, era comunque riuscito a chiamare aiuto. La donna, impiegata, era in casa a seguito di specifiche cure a seguito di una brutta malattia. Il bambino ha cercato di chiamarla e svegliarla. Non ricevendo risposte, ha iniziato a urlare cercando aiuto dai vicini di casa. La donna di 45 anni era riversa su un lato del letto, era già morta da qualche ora. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico