Un bimbo piccolo e la forza di non mollare mai: tutti i sogni di Martina spezzati in un istante

Un bimbo piccolo e la forza di non mollare mai: tutti i sogni di Martina spezzati in un istante
PESARO - Martina Mazza, la giovane mamma morta a 32 anni nell’incidente lungo la Montelabbatese, non ha avuto una vita facile, con un bimbo piccolo da crescere e un grande...

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PESARO - Martina Mazza, la giovane mamma morta a 32 anni nell’incidente lungo la Montelabbatese, non ha avuto una vita facile, con un bimbo piccolo da crescere e un grande dolore nel cuore per il matrimonio fallito. Eppure sapeva ridere di sé e sui social si presentava come Anna Pannocchia ispirandosi al noto personaggio tragicomico dell’omonima serie tv. Stava riprendendo in mano la sua vita, e domenica si era concessa una passeggiata verso il mare con la sorella più piccola, Alessia, 28 anni, e il loro amico Kevin Priarone. Ieri, sul luogo dell’incidente una mano amica ha deposto un mazzo di fiori mentre intorno ancora restano sparsi i pezzi di lamiere delle due auto distrutte. C’è anche una coperta, nel fosso dove è finita l’auto su cui viaggiava, con i disegni dei suoi fumetti preferiti.

 

 
Le sue passioni


Martina aveva una grande passione per i manga giapponesi e i videogames come ricorda Simone tifoso della Vis che scrivendo di lei ricorda “i suoi fiori ed i suoi manga”. Martina Mazza lavorava come operaia alla Marinelli Cucine nella zona industriale di Vallefoglia dove viveva. Racconta la sua amica Giusy: «Marti mi è stata vicino nei momenti più difficili della vita e mi ha sempre aiutato con mio figlio, che purtroppo è affetto da disabilità e lo ha accolto come fosse per lei un nipotino. Per Martina non c’erano differenze e distinzioni fra le persone. Esuberante, un vulcano di sentimenti e modi di fare, era anche unica e rara. Quando si è tatuata il mio nome addosso, diceva che dovevo sapere quanto mi amava e per me è stata come una vera sorella».

«Martina ha sempre voluto tenacemente mantenersi da sola, essere indipendente per sé stessa e suo figlio – racconta di lei Antonio Longobardi del ristorante il Portico di Vismara – ha fatto tanti lavori prima di fermarsi alla Marinelli, in cucina, in una piadineria e anche addetta alle pulizie. Era giocosa e allegra. Vorrei ricordarla sorridente e felice come meritava d’essere». 


«Una ragazza solare e divertente. Determinata a far crescere al meglio suo figlio da sola. Era appassionata dei manga – ricorda l’amica Claudia – e ci mancherà la sua allegria e quella sua risata coinvolgente. Non si può morire così in un incidente assurdo, dove non aveva colpa se non quella di trovarsi nel posto e nel momento sbagliato». 


Ìl bollettino medico


Stanno lentamente migliorando le condizioni di sua sorella Alessia, che era al volante della 500L e del fidanzato, il 27enne Kevin Priarone. Sul profilo di Nina, cugina di Kevin e amica delle due giovani donne la rabbia e il dolore: «Sono riuscita a vedere Kevin solo alle 2 della notte quando è arrivato in eliambulanza al Torrette di Ancona. Lo schianto è stato tremendo, con quella velocità e quell’auto impazzita, lanciata come un missile. Domenica pomeriggio stavano andando al mare, la sera avremo dovuto vederci in piazzetta a Montecchio». 


Il dolore


Cordoglio espresso anche dal sindaco Palmiro Ucchielli: «Domenica è arrivata la terribile notizia che ha scosso tutta la città di Vallefoglia dove una nostra giovanissima concittadina ha perso la vita in un gravissimo incidente stradale. Ero a un evento sportivo e ho subito chiesto di osservare un minuto di raccoglimento per stringersi attorno alla famiglia e al profondo dolore che ha colpito la nostra comunità». Restano invece gravissime le condizioni di Elvis Cola, il 27enne che viaggiava sul sedile passeggeri della Bmw di Sultan Ramadani. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico