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Ragion veduta
«Ergo - specifica - sui rischi della velocità parlo a ragione veduta». Il problema l’ha sollevato nei giorni scorsi a margine della polemica sull’installazione a sorpresa dei paletti della discordia sul molo di levante. C’è stato anche un botta e risposta con Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità di sistema portuale. «Se Biancani segnala questo - aveva detto Garofalo – visto la carica che ricopre, la questione deve essere affrontata da chi ha il compito di farlo. Solleciteremo la Capitaneria ad accertare chiedendo ufficialmente informazioni a Biancani».
Che oggi replica: «In Strada tra i due porti sanno tutti dei problemi connessi al transito e alla velocità.
Sarebbe un'area a zona 30
Come area demaniale il porto è già zona 30 e all’inizio di Strada tra i due porti sono da tempo posizionati una serie di cartelli a rammentarlo. Segnaletica che avvisa del limite di velocità ma che invita anche a fare attenzione ai mezzi pesanti in movimento. Senza contare che da qualche mese lo scorso inverno è stato posizionato un altro cartello che avvisa chi è in transito di poter essere intercettato da mezzi per il controllo elettronico della velocità. In realtà non si tratta di nessun autovelox fisso ma solo di una segnalazione preventiva, ovvero della possibilità che possano passare mezzi della forze dell’ordine attrezzati con una strumentazione mobile per la rilevazione e il controllo della velocità. «Un motivo in più - conclude Biancani - per incentivare un giro di vite su certi eccessi al volante o in sella». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico