PESARO - Le testimonianze choc di quei momenti in collegamento internet con l’orco. Ieri in tribunale a Pesaro il processo che vede un 45enne di origine svizzera alla sbarra...
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«Avevo 9 anni – ha spiegato in aula la giovane – ero a casa di una amica. Eravamo sui social quando una ragazza ci ha chiesto l’amicizia. Non abbiamo sospettato nulla. Abbiamo iniziato a parlare, ma poco dopo lei ha iniziato a chiederci delle foto strane, in cui avremmo dovuto mostrare le nostre parti intime. Dopo qualche tempo sempre attraverso i social ci ha contattato di nuovo e ci ha chiesto di attivare la webcam per vederci. Ci siamo fidate. Pensavamo di avere di fronte una ragazza, ma una volta accesa ci siamo resi conto che dall’altra parte c’era un uomo. Così abbiamo subito messo il dito sull’obiettivo per evitare che ci vedesse. Ma noi vedevamo lui, in atteggiamenti espliciti. Lui sapeva benissimo quanti anni avevamo, glielo avevamo detto, ma per lui era indifferente, diceva che non importava l’età. Anzi voleva conoscerci. Più volte ci ha chiesto di vederci a Milano in stazione. Continuava a scriverci insistentemente». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico