PESARO- Imprenditori libici a Pesaro per testimoniare al processo per banca bancarotta fraudolenta contestata ai Bruscoli, la famiglia legata in passato alla Vis Pesaro....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ieri la prima udienza che vede rinviati a giudizio Giuseppe, Gianluca e Roberto Bruscoli con l’accusa è bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale. Tutto era partito da una denuncia di una società con sede a Misurata (Libia) operante nel settore petrolifero, che segnalava la condotta truffaldina di una società pesarese, la Tecnobrum, in particolare su presunte forniture pagate milioni di euro ma arrivate come materiali di scarto. Il collegio ha ammesso la Lisco come parte civile in relazione al danno non patrimoniale subito. E sono stati ammessi i testi libici e italiani che dovranno spiegare quanto accaduto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico