Pesaro, accendono un falò nella spiaggia del parco, ma riescono a sfuggire ai controlli

Pesaro, accendono un falò nella spiaggia del parco, ma riescono a sfuggire ai controlli
PESARO - Contro la cattiva abitudine e l’inosservanza dei divieti per falò e barbecue, che estate dopo estate continuano ad essere accesi nella spiaggia sotto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PESARO - Contro la cattiva abitudine e l’inosservanza dei divieti per falò e barbecue, che estate dopo estate continuano ad essere accesi nella spiaggia sotto Fiorenzuola di Focara, stretta dei controlli da parte di vigili del fuoco e Capitaneria


LEGGI ANCHE:
Torna l'incubo del piromane: un'altra notte di fuoco sulle colline

Pesaro, fuori pericolo il primo paziente Covid trattato con il plasma nelle Marche


La jeep dei vigili del fuoco e una pattuglia della polizia municipale sono scesi in spiaggia lunedì sera per monitorare uno dei tanti fuochi, che vengono accessi sull’arenile. Ad allertare le forze dell’ordine Paolo Concetti, gestore del chiosco di food truck, che da questa estate ha in gestione anche la pulizia e il controllo di un tratto della spiaggia
 
«C’è più che mai la necessità soprattutto ora, a ridosso del mese di agosto – osserva il gestore – di unire le forze per attenzionare di più questo tratto di spiaggia. Per questo anche un controllo più puntuale delle forze dell’ordine, può servire da deterrente. Con la presenza fissa del chiosco e la pulizia della piazzola oltre alla sorveglianza di parte dell’arenile, anche noi facciamo la nostra parte, ma soli possiamo fare ben poco, quando ti ritrovi con comitive di giovani, che scendono in spiaggia la sera , passano la notte e magari pur vedendo che accendono un fuoco o portano con sé un barbecue, non rientra fra i nostri compiti fare lo sceriffo». L’episodio: è solo uno dei diversi e ormai quotidiani episodi di giovani e anche meno giovani, che bivaccano e passano la notte in spiaggia sotto Focara, senza il timore dei controlli. Ad essere ripresi in spiaggia lunedì sera una famiglia e due comitive di ragazzi. Il gestore del food truck, vedendo il barbecue in mano ai giovani, ha subito ricordato alla comitiva il divieto di accendere falò fra la sabbia e la vegetazione della falesia alle spalle, proprio per il pericolo d’incendi. Un avvertimento però che è suonato quasi come una minaccia facendo “scattare” i giovani, che hanno preso a male parole Paolo Concetti, incuranti del divieto. 
Il mancato rispetto
«Ho pensato in quel momento, che c’era bisogno di un segnale e non solo per quel gruppo di ragazzi ma anche per tutti coloro che continuano a non rispettare divieti che ci sono da anni, altrimenti il rischio è l’abbandono di questa spiaggia e la mancanza di senso di responsabilità e buone abitudini. I due gruppi di ragazzi sono comunque poi riusciti a risalire prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, evitando così il controllo». Sicurezza: è solo una delle tante cattive abitudini, quella di accendere barbecue in spiaggia la notte sotto Focara, insieme all’ormai consuetudine di issare grossi legni portati dal mare, con la conseguenza che quest’anno nella stessa spiaggia decantata da Bell’Italia o dal quotidiano britannico “The Guardian” sono sempre di più i tronchi issati per tutta la lunghezza dell’arenile e coperti da teli, quasi a creare un piccolo villaggio di capanni.
L’assurdità

Il paradosso, segnalato anche dagli addetti del salvataggio che si sono aggiudicati il controllo via mare, sono proprio quei bagnanti giovani e meno giovani, che solo poche settimane fa fissavano con l’avvitatore un legno all’altro. Un pericolo quello dei legni issati e sparsi, anche per l’eventualità di roghi che possono propagarsi più facilmente . E’ atteso a breve un monitoraggio e un blitz delle forze dell’ordine competenti per la verifica delle segnalazioni ripetute sull’arenile e in mare, nello specchio acqueo antistante. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico