PERGOLA - A Pergola in molti ieri si attendevano la sentenza del processo d'appello a carico dell'assassino di Lucia bellucci. Invece il processo d’Appello che si...
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La condanna in primo grado in rito abbreviato risale allo scorso 8 ottobre, e nessuna attenuante era stata riconosciuta a Ciccolini che proprio grazie al rito abbreviato ha evitato l’ergastolo. A suo carico però anche l’intedizione dai pubblici uffici e il risarcimento alle parti civili: 190 mila euro al padre di Lucia, 164 mila alla madre, 25 mila al fratello gemello di Lucia e alla sorella e 15 mila euro al medico catanese fidanzato della giovane assassinata nonchè al suo ex marito l’imprenditore pesarese Paolo ceccolini. La richiesta di conferma ieri è venuta dal procuratore generale Giuseppe Maria Fontana, al termine di una requisitoria di tre ore. All’udienza ieri erano presenti tutti i familiari di Lucia recentemente colpiti dalla lettera che Vittorio Ciccolini ha loro inviato per chiedere scusa dell’omicidio commesso. Al di la del dolore che tale scelta ha provocato nei genitori e nei fratelli di Lucia, gli avvocati che tutelano la famiglia Bellucci, ritengono il gesto non casuale anzi chiaramente orientato a dimostrare la presunta minorata capacità d’intendere dell’avvocato veronese. Non a caso ieri, i suoi legali, hanno chiesto di ottenere una ulteriore perizia psichiatrica per il loro assistito.
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Corriere Adriatico