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FOSSOMBRONE - È la storia affascinante del 58enne Paolo Aiudi, forsempronese ben noto, fanese di adozione, famoso nell’ultra maratona italiana. A causa di un terribile infortunio al tendine d’Achille, letteralmente stralciato e sottoposto ad intervento chirurgico nel settembre del 2016, ha dovuto abdicare a tante gare alle quali si era iscritto. La perseveranza e costanza nell’allenarsi senza mai demordere hanno dato il frutto sperato e più atteso.
La grande soddisfazione
A settembre è arrivata la prima soddisfazione dopo il delicato intervento. Paolo, di professione finanziere in servizio a Rimini, ha partecipato alla “6 giorni” a Policoro in provincia di Matera. «In questa gara, tra l’altro valida per il campionato italiano assoluto di specialità - racconta - percorrendo 606 chilometri, sono riuscito a salire sul podio come terzo classificato, ottenendo il secondo posto assoluto italiano e primo di categoria master M55 che è la top ten di tutte le specialità».
I complimenti di Graziano Bacchiocchi
Una famiglia, la sua, stimata e conosciuta da sempre nella cittadina metaurense. «Un runner che conosco benissimo, molto noto nell’ambito dell’ultramaratona italiana» commenta il professor Graziano Bacchiocchi fondatore e presidente da sempre dell’asd Atletica Fossombrone. «Merita solo complimenti e felicitazioni». Il nostro super atleta vanta un curriculum che lascia con il fiato sospeso: dalla terribile “Asa” Atene-Sparta-Atene di 49 km; alla Torino-Roma no stop di 740 km. Dalla “Ums” Ultramilanosanremo di 290 km alla “Ncr” Nove Colli Running di 204 km. Da aggiungere le diverse 100 km come il “Passatore” e la “Rimini Extreme” oltre ad altre gare ufficiali e non, come le “6 giorni” e le 50 km, abbinate alle numerosissime e diverse maratone italiane, per concludere con la Roma-Fano di 296 km.
Merita un riconoscimento
Una storia singolare e bella. C’è chi suggerisce che ci si trova di fronte ad un atleta che merita senza ombra di dubbio un riconoscimento importante da Fossombrone. L’unico peccato è che nessuno ci abbia pensato prima. L’ultima avventura è un’emozione infinita. Sarebbe davvero bello che Paolo, che non è di certo intenzionato ad appendere le sue scarpette al chiodo, abbia stampata nella sua maglia un’immagine della “sua” Fossombrone. Così l’anno che sta per finire e che per lui ha segnato il ritorno alla piena forma e alla fiducia potrebbe coincidere con un evento speciale come non mai. Una proposta che piace a tanti e chissà che non diventi realtà.
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Corriere Adriatico