Omicidio Pesaro, Pierpaolo Panzieri ucciso con 13 coltellate. Caccia ad un 30enne pesarese. VIDEO E FOTO

PESARO - Tredici coltellate mortali inferte molto probabilmente da un amico che si sarebbe trasformato nel suo killer: è questa la pista seguita dagli inquirenti che stanno...

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PESARO - Tredici coltellate mortali inferte molto probabilmente da un amico che si sarebbe trasformato nel suo killer: è questa la pista seguita dagli inquirenti che stanno indagando sull'omicidio del 27enne Pierpaolo Panzieri trovato morto questa mattina in un appartamento del centro storico a Pesaro. Gli investigatori non avrebbero trovato segni di effrazione, ipotizzando che il ragazzo non solo abbia fatto entrare il suo assassino ma che abbia anche cenato con lui. Le indagini dunque si concentrano sul giro di amicizie di Pierpaolo: le forze dell'ordine starebbero cercando un pesarese sui 30 anni, la persona che ieri sarebbe stato in via Gavelli con la vittima.  

L'orrore si è materializzato in questa casa a schiera, ristrutturata da poco, con le pareti ancora candide e il cancello nuovo di zecca. Pierpaolo era all’interno della sua abitazione di via Gavelli, una strada chiusa e stretta nella zona del conservatorio Rossini. «Non lo conoscevo» dicono i vicini di casa, usciti in strada. Tutto vero: il ragazzo si era trasferito da poche settimane, prendendo in affitto l'abitazione. Sul luogo del delitto la Squadra Mobile e il pm Silvia Cecchi.

Le indagini sul posto

 

L'allarme dato dal fratello

E’ stato il fratello a dare l’allarme   intorno alle 9 dato che il padre non lo vedeva arrivare al lavoro. Nell'abitazione, che è stata posta sotto sequestro, un lago di sangue: per uccidere Pierpaolo Panzieri è stato utilizzato un coltello, tredici i colpi inferti sul corpo del 27enne. Sulla schiena principalmente, ma anche sul volto. Sul posto si è recata la polizia che sta portando avanti le indagini. L'area è stata subito interdetta: passati al setaccio i bidoni della spazzatura e i tombini della zona. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco che stanno verificando i tetti delle varie abitazioni alla ricerca dell'arma del delitto mentre i genitori sono stati convocati in questura. 

Si era trasferito da poco

Il giovane, incensurato, che abitava in centro ma fino a poche settimane fa, agli inizi di febbraio, risiedeva in Baia Flaminia, lavorava a Monteciccardo in un centro per materiali edili dopo aver frequentato il liceo Mengaroni. 

 

 

 

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Corriere Adriatico