Mondolfo, scoperti finti operai del gas gettano via le pettorine e fuggono

MAROTTA – Uomini con pettorina “sospetta” in azione in via Sicilia. "Fate attenzione, i soliti truffatori con le false divise da operai che cercano di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI

99,98€

40€
Per 2 anni

ATTIVA SUBITO

OFFERTA MIGLIORE

ANNUALE

49,99€

19€
Per 1 anno

ATTIVA SUBITO

MENSILE

4,99€

1€ AL MESE
Per 3 mesi

ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE

MENSILE

4,99€

1€ AL MESE
Per 3 mesi

ATTIVA SUBITO

ANNUALE

49,99€

11,99€
Per 1 anno

ATTIVA SUBITO

2 ANNI

99,98€

29€
Per 2 anni

ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MAROTTA – Uomini con pettorina “sospetta” in azione in via Sicilia. "Fate attenzione, i soliti truffatori con le false divise da operai che cercano di ingannare persone anziane". L’allarme è partito quando alcuni residenti, compresa l’avvocatessa Silvana Emili che abita proprio in via Sicilia, hanno notato un viavai sospetto, poi confermato da quanto hanno riferito i vicini di casa. «Mentro stavo uscendo con l’auto stamattina – ha detto l’avvocatessa e consigliera comunale del M5S – ho visto con la coda dell’occhio questi due soggetti strani vestiti con pettorine praticamente uguali a quelle a disposizione degli automobilisti da indossare negli incidenti. Uno di questi individui ha suonato al campanello del mio vicino, una persona anziana che vive con la moglie».

L’anziano, sulle prime per nulla insospettito dalle pettorine anomale, ha fatto entrare l’estraneo nel garage dell’abitazione. Appena entrato, il falso operaio ha chiesto dove si trovasse il contatore del gas. Di fronte a una situazione di rischio, è scesa in garage la moglie che ha intimato all’estraneo di andarsene immediatamente. Lo sconosciuto si è dileguato a piedi ed è stato visto disfarsi della pettorina. «Non era da solo – ha raccontato ancora la Emili – perché poi l’abbiamo visto ricongiugersi a piedi con l’altro sconosciuto con cui insieme erano arrivati nella nostra via in modo piuttosto losco. Non avevano un particolare accento o inflessione dialettale».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico