«Posso sedermi?», molestata sul bus. La ragazzina di Pesaro denuncia il passeggero 35enne

L'uomo indagato per atti sessuali aggravati dalla minore età, ieri la giovane ascoltata nell’incidente probatorio

«Posso sedermi?», molestata sul bus. La ragazzina di Pesaro denuncia il passeggero 35enne
PESARO E’ accusato di aver molestato una minorenne in autobus, una 16enne, con la scusa di sedersi accanto a lei perchè c’era un posto libero. E dopo che la...

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PESARO E’ accusato di aver molestato una minorenne in autobus, una 16enne, con la scusa di sedersi accanto a lei perchè c’era un posto libero. E dopo che la ragazzina ha gentilmente acconsentito l’uomo, che ha più del doppio della sua età, le avrebbe fatto della avances spinte, non soltanto a parole - in base a quanto lei ha poi trasferito nella denuncia formale presentata - ma anche cercando di toccarla e di avere un contatto fisico con lei. Ieri in tribunale la vittima è stata ascoltata in sede di incidente probatorio, in modo da cristallizzarne la versione. Secondo l’accusa il fatto sarebbe avvenuto la scorsa primavera, ad aprile, quando la studentessa pesarese, che aveva trovato posto su un mezzo pubblico, sarebbe stata avvicinata da un 35enne straniero, di origine nigeriane.  


La ricostruzione


Lui le avrebbe chiesto di potersi sedere accanto lei e quando la ragazzina ha detto sì avrebbe iniziato un approccio incurante del fatto che sull’autobus ci fossero anche altri passeggeri. Prima l’avrebbe toccata sulle braccia e poi sulle cosce. A quel punto la ragazzina lo aveva fermamente respinto respinto alzandosi ed allontanandosi mentre lui avrebbe continuato a ripeterle delle frasi allusive ( «Quando avrai vent’anni…»). Poco dopo la 16enne era scesa (tra l’altro alla stessa fermata del nigeriano) e una volta a casa, parecchio turbata per l’accaduto, aveva raccontato tutto ai genitori, così è stata sporta denuncia. Le indagini successive sono andate avanti fino a risalire all’identità del 35enne, un uomo che vive in Italia da anni e che lavora stabilmente nel Pesarese. 


La stessa fermata


Il fatto che i due fossero scesi alla stessa fermata era dovuto alla circostanza che lui stava andando a trovare degli amici, il che ha permesso la sua identificazione. Per l’uomo è scattata la denuncia per di atti sessuali aggravati dal fatto di averli compiuti nei confronti di una minorenne. Ieri la ragazzina in sede di incidente probatorio ha ripercorso quei momenti traumatici, raccontando quanto accaduto. L’avvocato Giuseppe Briganti segue l’indagato e ritiene che l’incidente probatorio sia stato positivo e sia servito per ricostruire i fatti. Sarebbe emerso che il nigeriano avrebbe fatto delle avances insistenti ma senza aver palpeggiato la ragazzina. 


L’approccio


Un approccio invadente con quella frase esplicitamente allusiva. Il legale è pronto a chiedere che l’indagato sia ascoltato in fase di interrogatorio per fornire la sua versione così da chiedere una riqualificazione del fatto. L’udienza è stata aggiornata.
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Corriere Adriatico