Mini tsunami da Pesaro a Civitanova fa scappare i bagnanti. Ecco cos'è successo in spiaggia

A sinistra l'acqua arrivata fino alle sesta fila, a destra il cielo diventato nero in pochi minuti
PESARO Tutto in pochi secondi. Il cielo diventa nero e cattivo, il vento soffia fortissimo e il mare che all’improvviso si gonfia e si alza, come una gigantesca onda anomala...

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PESARO Tutto in pochi secondi. Il cielo diventa nero e cattivo, il vento soffia fortissimo e il mare che all’improvviso si gonfia e si alza, come una gigantesca onda anomala che, senza preavviso, dilaga, sommerge gli scogli e s’abbatte sulla spiaggia inondando file di ombrelloni, sei a Levante, tre a Sottomonte, tra il fuggi fuggi dei bagnanti del sabato che non capiscono cosa succede. Sono le 17.30. Un fenomeno che dura pochi minuti, quanto basta per diffondere paura e incredulità. Non riguarda solo Pesaro. Arriva dalla Romagna e poco dopo raggiunge Fano, Marotta, Senigallia, fino a Civitanova. 

 


Cielo oscurato


«Il cielo si è oscurato all’improvviso come prima di una tromba d’aria – raccontano Claudio Casoli di bagni Iole 27 e Andrea Ranocchi di bagni Marevivo – Il mare si è ingrossato di colpo». Stessa scena a bagni Gabri numero 25. Spiega il gestore Massimiliano Gamboni: «Non abbiamo avuto il tempo di fare nulla, tutto è stato velocissimo. E come è arrivato se n’è andato. Ora stiamo mettendo a posto ombrellini e lettini. Il sole è tornato ma sono scappati tutti». Commenta Alessandro Corsini di bagni Primavera-Cocobongo: «E’ cambiato il vento di senza preavviso, dallo scirocco alla bora. L’acqua ha invaso i lettini fra la quarta e la quinta fila e il mare sarà salito di 20 metri dalla battigia. Mai vista una cosa simile». Da una concessione all’altra i bagnini di salvataggio erano pronti con il moscone fischiando per far uscire i bagnanti in mare. «Ci siamo trovati davanti a due ondate in sequenza a distanza di un quarto d’ora l’una dall’altra – commenta Filippo Sparacca di Joe Amarena – il mare si sarà alzato di circa un metro e mezzo. Sembrava quasi un mini tsunami». Fortuna nessun ferito e danni tutto sommato contenuti. Alla fine del luglio 2019, un fenomeno simile (un downburst) aveva scombussolato Fano. L’unica certezza è che tutto si è verificato senza preavviso, come accaduto 24 ore prima con la maxi grandinata in Valcesano. 


La spiegazione


Un spiegazione dell’evento estremo (secondo il gruppo Facebook non ufficiale Protezione Civile Marche), avvenuto sul litorale ceh va da Pesaro ad Ancona, dove si sono avute onde anomale che hanno invaso la spiaggia fin quasi a sommergere le prime file di stabilimenti balneari e scogli frangiflutti, è da ricercare nel grosso nucleo temporalesco che, dopo aver seminato devastazione e feriti con numerosi eventi di grandine grossa, in Lombardia, Veneto e Emilia nel suo percorso ha fortunatamente imboccato una direttrice centrale sull’Adriatico scendendo in direzione sud est e senza fare altri danni. Le onde sono state accompagnate da improvvise raffiche di vento forte che in alcuni casi hanno fatto volare via ombrelloni e altri oggetti. 
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Corriere Adriatico