PESARO - Avevano cucinato la carne sul barbecue la sera prima accendendolo all’interno della loro abitazione poi, considerata l’umidità di queste giornate con i...
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Non è stata una grande idea perchè nella notte la carbonella ha comunque continuato a sprigionare del pericoloso monossido di carbonio che ha iniziato a saturare l’ambiente domestico. Così ieri mattina marito e moglie, una coppia di quarantenni, si sono risvegliati con un forte mal di testa e un diffus. Ai coniugi è bastato poco per capire l’origine del malessere e soprattutto comprendere il rischio corso lasciando accesa per tanto tempo la carbonella. I due hanno agito immediatamente, prima hanno aperto le finestre della loro abitazione sulle colline del Ledimar, per consentire l’areazione dei locali, quindi hanno preferito chiamare il 118 per farsi accompagnare all’ospedale San Salvatore per farsi visitare e scongiurare il rischio di una intossicazione da monossido (per fortuna in modo lieve).
Nel frattempo hanno allertato anche i vigili del fuoco per chiedere di controllare per sicurezza i livelli del monossido ancora presente nell’ambiente, ma quando i pompieri si sono recati sul posto, grazie alle finestre lasciate aperte e al ricambio d’aria ottenuto, i livelli ancora esistente erano insignificanti. E l’allarme è rientrato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico