RICCIONE - Ferite e fratture multiple al cranio che più che a una caduta farebbero pensare a una sorta di accanimento. È questa l’ipotesi emersa...
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Il 43enne che viveva per sua scelta in casa con la nonna in via Chieti, nelle colline riccionesi e a cui da tempo è stata diagnosticata una forma di schizofrenia (per questo era in cura presso il servizio di igiene mentale) , ha sostenuto davanti al pm Luca Bartuzzi di non avere avuto intenzione di uccidere la nonna.
Ma dai primi riscontri dell’autopsia effettuata ieri pomeriggio dalla dottoressa Loredana Buscemi, del Politecnico delle Marche, sul corpo dell’anziana donna la verità potrebbe essere un’altra.
Sembra infatti che la profonda ferita all’occhio, provocata da berilli che avrebbe conficcato un dito all’interno dell’orbita, non sia stata la causa del decesso. Ma Rosa Santucci non sarebbe morta nemmeno a causa della caduta seguita all’aggressione del nipote ma piuttosto a causa di una serie di fratture multiple evidenziate nel cranio dell’anziana che farebbero pensare a un accanimento da parte dell’assassino nei confronti della nonna: come se le avesse battuto ripetutamente la testa sul pavimento. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico