Il clandestino spaccia la droga al Miralfiore: arrestato dalla polizia stavolta verrà espulso

Controlli al parco Miralfiore
PESARO -  Il marsupio sotto la maglietta per nascondere la droga, arrestato. Gli agenti del reparto prevenzione crimine della polizia hanno effettuato una serie di controlli...

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PESARO -  Il marsupio sotto la maglietta per nascondere la droga, arrestato. Gli agenti del reparto prevenzione crimine della polizia hanno effettuato una serie di controlli nella zona del parco Miralfiore e stazione del treno su input del nuovo questore Raffaele Clemente. Un’area nota come triangolo dello spaccio. Qui hanno pizzicato un gambiano di 28 anni che alla vista degli agenti ha mostrato segnali di nervosismo. Un personaggio finito sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine perché visto gravitare in questa zona e con personaggi noti nell’ambito del consumo.

 

Scattata la perquisizione personale il giovane ha dovuto mostrare un marsupio che conteneva quasi 30 grammi di hashish. Un pezzo intero da tagliare in dosi e vendere alla bisogna. Ma non è tutto perché i poliziotti hanno visto una protuberanza sotto la maglia del giovane. Qui c’era un secondo marsupio nascosto. E all’interno il giovane gambiano aveva un bilancino di precisione e un piccolo coltello. Tutti attrezzi e armamentari necessari per tagliare la droga e venderla all’occorrenza su richiesta. Il gambiano, privo di permesso di soggiorno e senza fissa dimora, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Ieri mattina la direttissima in tribunale a Pesaro davanti al Gip. Il giovane, difeso dall’avvocato Diego Dell’Anna del foro di Pesaro, ha patteggiato a sette mesi.

Essendo clandestino, il giudice ha rilasciato il nulla osta per l’espulsione e il rimpatrio. Il parco Miralfiore resta una zona delicata e sempre sotto controllo. In questi giorni è nata una rivalità tra nigeriani e gambiani con episodi di scontri tanto che nei giorni scorsi i carabinieri hanno denunciato un gambiano trovato in possesso di bastoni presumibilmente da utilizzare per qualche rissa. I controlli continuano anche nell’area del parco della Rimembranza e in stazione perché l’arresto dell’altro giorno dimostra come il fenomeno dello spaccio sia sempre presente. Solitamente i pusher nascondono la droga tra i cespugli per evitare di farsi beccare con lo stupefacente addosso e rischiare denunce o arresti. Ma non è stato questo il caso del gambiano finito nelle maglie della giustizia. La pena è stata sospesa, torna libero.
 

 

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Corriere Adriatico