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PESARO La siccità che perdura fa salire i prezzi al dettaglio e di fornitura di ortaggi e frutta fresca di stagione. Gli agricoltori di Campagna Amica, coordinamento provinciale, stimano già un 20-25 per cento in più per i prodotti ortofrutticoli. Percentuali a rischio rialzo, se il caldo secco dovesse prolungarsi.
Dall’agricoltore del nostro hinterland fino ai mercati all’ingrosso per arrivare al consumatore finale, il conto è presto fatto: salgono i prezzi di melanzane, cetrioli e pomodori. In sofferenza anche le produzioni Dop del territorio con minori quantitativi che arrivano ai mercati rionali e prezzi su anche per la pesca di Montelabbate, già nel pieno della produzione. Su tutti pesa il rischio, in assenza anche di misure a supporto dell’agricoltura, di un calo generalizzato nella produzione di tutta la filiera corta con i prodotti che troviamo sui banchi dei mercati e sugli scaffali frigo dei supermercati.
Il caso
Luca Quadrelli, grossista che rifornisce negozi di alimentari, ristorazione e alberghi per la zona Romagna-Marche da Riccione a Marotta, osserva già un incremento all’acquisto, almeno su alcune produzioni ortofrutticole, compreso dai 0,30 ai 0,50 centesimi al chilo.
Le riserve
È questo l’allarme che arriva dagli esercenti del mercato delle Erbe, all’interno del chiostro San Domenico. «In questo momento per garantire almeno frutta e ortaggi utilizziamo i pozzi cisterna». Enrico Bodini, esercente nel chiostro San Domenico, ha anche un appezzamento in strada dei Condotti a Santa Veneranda. «Il nostro pozzo, che serve ad irrigare ortaggi e frutteti, arriva ad una profondità di 15 metri. Eppure da giorni ormai lo stiamo utilizzando per prendere l’acqua solo per un’ora e mezza, dopodiché si continua il giorno successivo, proprio perché non c’è acqua a sufficienza». Siccità e costi di trasporto, rimarcano gli esercenti del mercato, sono il binomio dell’aumento dei prezzi per la spesa di frutta e verdura fresca. Questo dipende anche dalla produzione attuale, che con la siccità tende a contrarsi oltre che dalla pezzatura in sé, se poche ma più grandi e belle all’occhio, le pesche si pagano di più. Indicativamente l’aumento si aggira oltre 1 euro in più al chilo rispetto al prezzo praticato nella stagione 2021. Per quanto riguarda gli ortaggi di stagione, come i pomodori semplici, il prezzo aumenta perché la nostra produzione locale, che proviene da aziende agricole e orti, è ancora molto bassa.
La danza della pioggia
« In media i pomodori acquistati al mercato vanno da 2 a 3.90 euro mentre qualità come i “pachino” arrivano anche a 6 euro al chilo. Ecco perché si spera tutto in un graduale aumento della produzione dalle nostre campagne, che dipende soprattutto dall’arrivo della pioggia».
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Corriere Adriatico