Semplificazione e nuove tutele, il Prg illustrato ai professionisti di Fano: ecco le novità sul futuro della città

Semplificazione e nuove tutele, il Prg illustrato ai professionisti di Fano. Cristian Fanesi presenta il Prg agli ordini professionali
FANO Dal primo incontro con gli ordini professionali, sono emerse le prime indicazioni sulle novità e sulle linee guida che hanno condotto la redazione del nuovo Piano...

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FANO Dal primo incontro con gli ordini professionali, sono emerse le prime indicazioni sulle novità e sulle linee guida che hanno condotto la redazione del nuovo Piano Regolatore generale. Le ha illustrate l’assessore all’Urbanistica Cristian Fanesi che ha evidenziato prima di tutto come il nuovo strumento urbanistica cambierà rispetto a quello vigente per una drastica riduzione delle Norme Tecniche di Attuazione, soprattutto là dove la disciplina dell’attività edilizia interviene a seconda della distinzione delle zone omogenee del territorio. 


La semplificazione


«Abbiamo cercato – ha detto Fanesi – di reintrodurre norme chiare e semplici che rendano più agevole il lavoro dei professionisti. Rispetto all’esistente, abbiamo tagliato tanto per attuare una doverosa semplificazione: abbiamo ridotto le aree di tipo A, quelle che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale da 6 a 2 e quelle di tipo B, ovvero le zone residenziali di completamento da 12 a 4. Abbiamo poi aumentato le tutele, non solo per gli edifici singoli, ma anche per gli agglomerati urbani a cui la memoria collettiva della città ha attribuito un particolare pregio sia storico che ambientale.

 
«Si pensi alle caratteristiche delle casetta a schiera del porto di Fano o al nucleo del centro storico; rappresentano un ambiente che nessuno vorrebbe perdere, quindi costituirebbe un peccato manomettere con superfettazioni o abbattimenti incongrui». In passato un’ordinanza del genere era stata fatta per vincolare le ville Liberty, segno importante dell’edilizia del primo Novecento, ma ora si va oltre, si compie un passo in più, formalizzando un occhio di riguardo per contesti edilizi più ampi. Tutti i comparti ancora non costruiti, sono stati studiati di nuovo uno per uno e la loro riproposizione è stata condizionata alla congruità dell’investimento rispetto al fatto che possano partire o meno. 
«Nell’attuale Prg ci sono comparti infatti che non partiranno mai o perché troppo grandi o perché impigliati in varie difficoltà di accesso, di tipo idraulico e altro. «Abbiamo inoltre – ha aggiunto Fanesi – prestato attenzione alle cosiddette aree risorsa, come l’ex zuccherificio, le terme di Carignano, il Vittoria Colonna, per le quali è già aperto un confronto con le rispettive proprietà con l’intendimento è rendere possibili i relativi investimenti. Da troppo tempo queste aree attendono una possibile qualificazione!». 


La gestione


Rispetto ai problemi che stanno sorgendo in vari quartieri a causa dell’abbattimento delle villette e la loro sostituzione con condomini di 6 – 8 appartamenti, il che sta provocando uno stravolgimento della vita del quartiere, con una drastica riduzione del numero dei posti macchina, Fanesi ha rilevato che il nuovo Prg non mancherà di mettere ordine. «E’ una situazione – ha detto – che ci apprestiamo a governare in maniera intelligente. Il processo di verticalizzazione ha i suoi vantaggi: consuma meno suolo e servizi, ma deve essere governato con equilibrio». Di questi temi si parlerà in un prossimo incontro con la cittadinanza, poi la bozza verrà presentata alla approvazione del Consiglio Comunale. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico