Sperimentazione viaria flop a Fano, auto parcheggiate sulla pista ciclabile. Non c'è neanche il cartello di divieto di sosta

Sperimentazione viaria flop a Fano, auto parcheggiate sulla pista ciclabile. Non c'è neanche il cartello di divieto di sosta
​FANO - Sperimentazione ancora monca quella scattata la settimana scorsa in viale Dante Alighieri, dove fino a maggio verrà collaudato il nuovo disegno che...

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​FANO - Sperimentazione ancora monca quella scattata la settimana scorsa in viale Dante Alighieri, dove fino a maggio verrà collaudato il nuovo disegno che ingloba l’istituzione di un corridoio ciclabile sul lato monte, grazie alla contestuale eliminazione dei parcheggi con cui si intende anche liberare la banchina pedonale.

Misura parziale

L’incompletezza non è solo quella geografica, preso atto che il progetto interessa solo grosso modo una metà dello sviluppo del viale, quello che va dall’incrocio con via Bramante all’intersezione con viale Battisti, escludendo almeno per il momento quello iniziale (da via della Marina a via Bramante) e quello finale (da viale Battisti a via degli Schiavoni), ma investe anche l’essenza stessa della sperimentazione. 

Ai residenti, ma anche ai tanti che passano da quelle parti, non è infatti sfuggito che accanto alla segnaletica orizzontale e verticale che connota il nuovo percorso ciclabile, tra l’altro complementare a quello che in direzione opposta si snoda sul parallelo viale Adriatico, non sia stato ancora posto alcun cartello che espliciti il divieto di sosta. Inevitabile dunque che gli automobilisti continuino in buon numero ad occupare gli stalli, disponendo i propri mezzi a spina di pesce e affollando in particolare quelli distribuiti fra viale Colombo e viale Battisti, dove si concentra larga parte delle attività.

Fisiologicamente meno utilizzati quelli da via Bramante a viale Colombo, in un tratto in cui sono teoricamente spariti quelli riservati ad una parrucchieria. Quello anche il segmento in cui erano emerse le criticità più evidenti del progetto precedente, incentrato sulla conservazione dei parcheggi ma disegnati in sequenza lineare, che aveva fatto venire il mal di testa ai conducenti degli autoarticolati in uscita dalla New Copromo, che poi aveva portato la questione sul tavolo del prefetto, così di fatto dettando la revisione del piano. Quel tentativo non aveva fatto peraltro contenti nemmeno i pedoni, obbligati dalla presenza delle isole ecologiche e delle auto ancora autorizzate a dirottarsi a proprio rischio e pericolo su una carreggiata a quel punto ridotta ai minimi termini.

Isole ecologiche sul percorso

A questo proposito la sperimentazione contemplerebbe anche il riposizionamento di quelle isole ecologiche (tre in tutto), quando però allo stato attuale i cassonetti restano dove sono sempre stati, costituendo uno sbarramento al transito pedonale che si vuole tutelare. Quanto ai 39 parcheggi che a regime dovrebbero essere cancellati, come noto si proverà a recuperarli solo in sede di nuovo Prg nell’area degli Orti.

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Corriere Adriatico