Complanare di Fano, due soluzioni ma il problema sono i costi

L presentazione del progetto di pre-fattibilità della complanare
FANO Sono i costi l’aspetto forse più ostico della complanare sud, da Marotta di Mondolfo a Tombaccia di Fano. Se fosse per i residenti dei quartieri, infatti, i...

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FANO Sono i costi l’aspetto forse più ostico della complanare sud, da Marotta di Mondolfo a Tombaccia di Fano. Se fosse per i residenti dei quartieri, infatti, i lavori potrebbero cominciare anche domani. L’alternativa alla statale Adriatica, per sollevare i nuclei urbani dalla pressione incessante del traffico, è da queste parti la priorità delle priorità. «Una cinquantina di persone è morta nel corso degli anni a causa degli incidenti stradali», ha ricordato un residente durante l’assemblea dell’altro ieri nella sala parrocchiale della chiesa a Torrette.

 


Le alternative

Il presidente della Provincia, Antonio Paolini, e i tecnici dell’ente pesarese hanno presentato lo studio di pre-fattibilità commissionato dalle tre amministrazioni comunali interessate: Fano, Mondolfo e San Costanzo. Due le possibili soluzioni illustrate da Maurizio Gili e Mario Primavera del servizio viabilità. L’opzione numero uno si sviluppa un po’ a monte e un po’ a valle dell’autostrada, il costo stimato è di circa 40 milioni per un tracciato di 7 chilometri e mezzo. L’opzione numero due prevede invece una complanare tutta a monte dell’A14, che presenta complessità più elevate e di conseguenza il totale dell’investimento ammonta invece a 58 milioni.

Gli allacci

In entrambi i casi i punti di allaccio alla viabilità esistente sono le opere compensative a Marotta di Mondolfo e a Tombaccia di Fano: l’idea è infatti di sfruttare al massimo ogni infrastruttura già costruita. Il progetto 1 corre dunque lungo il lato monte dell’A14, fino alla strada del centro sociale a Ponte Sasso. Lì si trova un cavalcavia che sarebbe utilizzato per portare la complanare sud dal lato monte dell’A14 al lato mare (prevista una nuova rotatoria per mettere in sicurezza l’attuale viabilità), per poi agganciare la Strada di mezzo e proseguire verso Tombaccia di Fano. Il progetto 2, quello del tracciato tutto a monte dell’autostrada, propone invece maggiori criticità: in un tratto sarebbe necessaria una galleria artificiale. Collegamenti con la statale Adriatica, inoltre, per favorire gli spostamenti del traffico locale. Tre o quattro al massimo, richiederebbero ognuno un sottopasso oppure un cavalcavia. A Tombaccia sarebbe da costruire una nuova rotatoria a monte delle opere compensative. La complanare sud è in gran parte in territorio di San Costanzo (5 chilometri): corsie di 3 metri e 75 centimetri l’una, banchine di un metro e mezzo, pista ciclabile separata da una siepe e illuminazione pubblica. In totale una sezione larga circa 20 metri. Al tavolo dei relatori, inoltre, i sindaci Massimo Seri (Fano), Nicola Barbieri (Mondolfo) e Filippo Sorcinelli (San Costanzo). 

Il percorso

«L’auspicio è di avere avviato un percorso che porti a realizzare la complanare sud in tempi celeri», ha detto Cristian Fanesi, il vice sindaco di Fano. «Importante è che si lavori in sinergia – ha sostenuto Seri – perché non sempre lo si è fatto in precedenza. Nel caso delle opere compensative, per esempio, si perse un’occasione. Ora bisogna individuare su quale opzione progettuale sia giusto concentrarsi e di conseguenza mettersi al lavoro per trovare le risorse necessarie a realizzare un’opera che tutti ritengono fondamentale». 

 

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Corriere Adriatico