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FANO Pestaggio al Lido di un giovane fanese, denunciati dai carabinieri cinque suoi coetanei di età compresa tra 18 e 23 anni. L’episodio risale alla notte tra il 18 e il 19 giugno scorsi: intorno all’una il giovane fanese, di 18 anni, è stato bloccato all’improvviso da un altro ragazzo.
La ricostruzione
Un perfetto sconosciuto, che faceva parte di un gruppo numeroso e che gli ha chiesto per quale ragione avesse calpestato una sua sigaretta caduta a terra in modo accidentale. Solo un pretesto per attaccare briga, secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri della stazione di Fano, nel corso delle indagini. Intuito che la situazione sarebbe potuta diventare rischiosa, il 18enne avrebbe tentato di allontanare il coetaneo minaccioso, ma sarebbe stato subito raggiunto da un pugno al volto, sferrato da un altro componente del gruppo che lo aveva accerchiato.
Il malessere
Passando dunque dal singolo episodio a un contesto di carattere generale, il riproporsi delle aggressioni appare come il periodico e violento manifestarsi di un malessere. Un disagio che le forze dell’ordine ritengono confinato a gruppi di giovani ben conosciuti, più o meno sempre gli stessi, portati a comportamenti sopra le righe, all’abuso di droga e di alcool, agli atti di vandalismo e alla rissa. Una condizione diffusa, ormai ovunque in Italia, e trasversale sia alle fasce sociali sia alle diverse culture (figli di immigrati come figli di famiglie italiane). Che a Fano simili episodi siano più numerosi, dipende anche dal fatto di rappresentare un punto di attrazione per giovani residenti nei Comuni del circondario, come sembra confermare questo episodio.
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