Fano, il nuovo carro di Carnevale con Rossini che "suona" un prosciutto

Fano, il nuovo carro di Carnevale con Rossini che "suona" un prosciutto
FANO - E’ stato firmato ieri il protocollo d’intesa tra il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, il sindaco di Fano Massimo Seri e la presidente dell’ente Carnevalesca...

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FANO - E’ stato firmato ieri il protocollo d’intesa tra il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, il sindaco di Fano Massimo Seri e la presidente dell’ente Carnevalesca Maria Flora Giammarioli per la realizzazione del carro allegorico su Rossini, in occasione del 150° anniversario della scomparsa del noto compositore. La realizzazione del carro è affidata all’associazione Carristi Fanesi che seguiranno il progetto artistico del maestro Pierluigi Piccinetti.

Il costo per la realizzazione del carro viene stimato in 70.000 euro oltre all’Iva di legge, per complessivi 85.400, costo che le parti si impegnano, previ accordi, a sostenere congiuntamente a copertura dell’intero importo. Pare che il contributo del Comune di Pesaro si aggiri sui 40.000 euro, ma deve essere ancora formalizzato da una delibera consiliare. Il costo comunque è ben giustificato dalla bellezza e dalla monumentalità dell’opera. Il carro di Piccinetti ripropone la grandiosità delle scenografie del passato, quando i carri brulicavano di figure e i soggetti erano tutti in movimento. Lo stesso bozzetto, esposto ieri nella sala della Concordia, pur nelle sue dimensioni ridotte è un’opera d’arte, essendo cesellato dall’autore nei minimi particolari. Alla realizzazione stanno attendendo Ruben Mariotti, Anna Mantovani, Daniele Palamoni, Luca Vassilich, Matteo Angherrà, Giorgio Marcelli e una schiera di valenti carristi . Campeggia su tutto una grande figura di Gioachino Rossini, ritratto nel momento più alto del suo successo, quando composti i suoi capolavori, gode della sua fama dedicandosi alla buona cucina.
E nel puro spirito carnevalesco Piccinetti gli ha posto in mano un prosciutto che egli suona a guisa di un violino. Tutto attorno vi sono i personaggi delle sue opere: dal Barbiere di Siviglia, al Guglielmo Tell, all’Otello, all’Italiana in Algeri e a tutti gli altri melodrammi che egli ha saputo rendere immortali con la sua musica. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico