Descalzi frena: "Non svendiamo Saipem" La deputata Ricciatti: "Una buona notizia"

Lo stabilimento fanese di Saipem, che conta 1.250 dipendenti
FANO - Buone notizie per Saipem: è più lontana la vendita del pacchetto azionario di controllo da parte di Eni. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FANO - Buone notizie per Saipem: è più lontana la vendita del pacchetto azionario di controllo da parte di Eni.


L'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha annunciato il congelamento della vendita. "L'addio di Eni a Saipem non è vicino", ha dichiarato oggi in audizione davanti alla commissione attività produttive della Camera dei deputati, perché le azioni in questo periodo sono particolarmente deprezzate anche se sul piano industriale Saipem conosce una fase di floridezza.



Un commento positivo arriva dalla deputata fanese Lara Ricciatti, che ha seguito la vicenda: "Il fatto che Eni abbia deciso di non svendere Saipem è una buona notizia. Una decisione che, seppur dettata da ragioni tutte interne, come la volontà di ottenere un migliore rendimento sul mercato di Saipem quando ci saranno le condizioni rivela tuttavia il riconoscimento del valore dell'azienda da parte di Eni".



"Pur comprendendo le ragioni aziendali di Eni - conclude la deputata di Sel - continuo a pensare che la cessione di un'azienda a così elevato know how sia un errore per l'Italia. In ogni caso continueremo a seguire con attenzione gli sviluppi della vicenda per salvaguardare al meglio i livelli occupazionali e le ragioni dei territori coinvolti". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico